Calcio

Pagellone 2025: da 10 a 0, buoni e cattivi

Come ogni anno è arrivato il momento del Pagellone. C’è poco da salvare nel nostro calcio, tanti bocciati e sistema ancora fermo al palo.

Finiamo il 2025 senza avere la certezza di partecipare al Mondiale 2026, nel 2025 abbiamo perso piazze importanti come Lucca, Taranto, Torre Del Greco, Ferrara e Rimini. Troppe. Il silenzio è assordante e nessuno fa nulla per cambiare le cose. Andiamo con i voti. Partiamo dai più bravi per arrivare ai bocciati dell’anno.

Il Direttore di Sportitalia, Michele Criscitiello, assegna i suoi voti ai protagonisti del calcio italiano

Voto 10 Antonio Conte (Allenatore Napoli)

Un maestro. Prende una squadra morta, la rivoluziona e in 9 mesi la riporta sul tetto d’Italia. Solo uno come Antonio Conte riesce in questi miracoli. Ha vinto uno scudetto quasi impossibile, sta lottando per il secondo tricolore consecutivo e ha riportato Napoli ai vertici con una Supercoppa in bacheca e tanti calciatori big che hanno sposato il progetto Napoli per lui. Ha vissuto momenti difficili ma ne è uscito, come sempre, alla grande. Condottiero dentro e fuori dal campo. Da migliorare prestazioni e risultati in Champions.

Voto 9 Matteo Lovisa (Direttore tecnico Juve Stabia)

Primo messaggio: a chi crede che i voti siano frutto di amicizia o simpatia e antipatia. Questo ragazzo neanche lo conosco. Giudico il lavoro, i risultati e il modo di fare mercato. Per vedere il nome, Matteo, e la data di nascita, 1996, sono appena andato su google. E’ il figlio dell’ex Presidente del Pordenone, club che ha fatto brutta fine. Lui sembrava il classico figlio di papà messo lì perché portava soldi e invece questo ragazzo sa fare calcio. Sembra un mezzo genietto, vede i calciatori e con budget bassi fa squadre forti. La situazione a Castellammare non è semplice ma nonostante la bufera extra campo la squadra viaggia che è una bellezza. Si vede che c’è competenza.

Voto 8 Giampiero Gasperini (Allenatore Roma)

Diamo a Cesare quel che è di Cesare. Rapporti con Gasperini zero. Antipatico e spesso supponente. Allenatore, però, fortissimo. Altra annata da incorniciare per lui: 2025 strepitoso. A Bergamo compie l’ennesimo miracolo ma anche a Roma ha avuto un impatto devastante. Non vincerà lo scudetto perché non ha la squadra ma se dovesse riuscire a riportare la Roma in Champions (difficile) avrà fatto un miracolo come quelli che già ha fatto a Bergamo. Il suo modo di fare calcio ci piace tantissimo.

Voto 7 Vincenzo Italiano (Allenatore Bologna)

Dalla D alla A ha sempre raggiunto tutti i suoi risultati. Solo la serie D non l’ha vinta con il primo posto (conferma che è il campionato italiano più difficile) ma lui lascia il segno ovunque va. A Firenze non l’hanno capito e apprezzato. A Bologna ha vinto una Coppa Italia magica e raggiunto una finale di Supercoppa. Un grande allenatore che al prossimo giro meriterà una big della nostra serie A.

Voto 6 Massimiliano Allegri (Allenatore Milan)

Per ora la sufficienza ma rimettere in piedi questo Milan non era facile. Arriva e mette ordine, in campo e a Milanello. Allenatore pratico che riesce sempre a raggiungere i risultati prefissati. La squadra non è fortissima, manca una punta e un difensore. Lui ha dato la giusta forza ad un gruppo vulnerabile. Peccato per i punti persi con le piccole. Lo scudetto deve essere il sogno (per ora) ma il ritorno in Champions è l’obiettivo.

Voto 5 Igor Tudor (Ex Allenatore Juventus)

La colpa non è sua ma di chi lo ha confermato. Non era un allenatore da Juventus e lo sapevamo. Poteva solo traghettare e lo ha fatto senza infamia e senza lode. Ripartire con lui è stato un grande errore ma lo dicevamo da mesi. Bisognava ignorare quell’inutile Mondiale per club e preparare la rivoluzione. Spalletti uomo giusto ma non può fare miracoli. Troppi acquisti sbagliati in estate e ora bisogna correre ai ripari. Tudor allenatore di metà classifica in Italia.

Voto 4 Fabrizio Corsi (Presidente Empoli)

Premessa: è uno dei più grandi Presidenti che abbiamo in Italia. Ha portato una cittadina a fare calcio vero, sia con la prima squadra che con il settore giovanile. Vive di calcio ed è un esempio per tutti i Presidenti. Come tutti gli umani, però, sbaglia anche Corsi. Troppi errori commessi lo scorso anno e pagati a caro prezzo. Anche in questa stagione in B ha continuato con gli errori e ne paga le conseguenze. Il Presidente meriterebbe la serie A fissa, ovviamente la piazza non può pretendere di stare sempre tra le grandi del calcio italiano. Una delle poche isole felici rimaste anche se il 2025 è da cancellare.

Voto 3 Antonio Zappi (Presidente AIA)

Un disastro totale e da quando è arrivato le cose sono addirittura peggiorate. Chiude l’anno con un deferimento della Procura Federale, si autoinvita in Rai e ostenta sicurezza. La verità è che c’è poca trasparenza e tanta mediocrità. L’AIA va cambiata e rivoluzionata, lui non ha la forza e neanche la capacità per guidare il cambio del movimento. Bisogna ripartire con l’anno zero ma lui vuole stare in prima linea senza averne la forza. Il suo piano è quello di portare Orsato al posto di Rocchi, Gravina vuole Rocchi che va in scadenza e la Procura Federale gli fa la guerra. Nulla di nuovo in Italia.

Voto 2 Gabriele Gravina (Presidente FIGC)

Qualcuno potrebbe pensare che ce l’abbiamo con lui ma, seppur parliamo di una persona perbene e simpatica, il Presidente Federale è un disastro. Voto 10 a Gabriele, voto 0 a Gravina. Distinguiamo l’uomo e il Presidente. Ci andresti a cena con Gabriele? Tutte le sere. Lo voteresti a Presidente federale? Neanche se mi tagliano una mano. Continua a fingere che va tutto bene ma in questo mondo che ha bisogno di una rivoluzione lui guarda e passa. Non siamo ancora al Mondiale e se non ci andiamo non si dimetterà comunque. La serie C continua a far morire piazze importanti e non prende mezza posizione. Gli stadi cadono a pezzi, su 100 società 98 sono indebitate fino al collo, i centri sportivi non esistono, il calcio giovanile sta morendo del tutto e gli arbitri continuano a fare ciò che vogliono falsando sistema e campionati. O si dimette o inizia una vera rivoluzione; cosa che non farà mai.

Voto 1 Luigi De Laurentiis (Presidente Bari)

Il primo errore della famiglia è stato acquistare il Bari da proprietari del Napoli. Perez, Presidente del Real Madrid, non può essere anche il Presidente del Barcellona. Ovviamente esempio in grande, portato nel piccolo del Sud Italia. In Meridione ci sono 3 grandi piazze: Napoli, Bari e Palermo. Per numeri. Chi guida il Napoli non può guidare anche il Bari. Vedere il San Nicola così è deprimente. Squadra quasi in serie C due anni fa, poi arrivò il miracolo. Calciatori svogliati, società assente e progetto morto prima di nascere. Inutile andare avanti se non ci sono le condizioni.

Voto 0 Fiorentina

Mi verrebbe voglia di non fare commenti e lasciare solo il voto. Due righe per rispetto dei tifosi viola. La società è allo sbando e Commisso non prende mezza decisione. Rinvia sempre. Di questo passo la B è inevitabile. Folle pensare, a fine 2025, che la Fiorentina sia la più seria candidata alla retrocessione. Non esiste. Se però sostituisci Joe Barone con un addetto stampa, fingi di esonerare Pradè e prendi Goretti come uomo mercato, allora, davvero meriti di andare in B. Una squadra di gente che non lotta, se ne frega e non suda la maglia. Alcune colpe, però, sono anche della piazza. Troppe pressioni e pretese per una squadra che non può essere considerata a livello delle 5-6 big di Italia. Non ci sono le condizioni. Una chance di salvezza c’è ancora ma bisognava cambiare subito Direttore e preparare un mercato di gennaio importante sia in entrata che in uscita. Questa fase di stand by aiuta solo le dirette concorrenti a sperare nella morte della viola.

Michele Criscitiello

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