Vittoria in volata per il danese Asgren nel Giro delle Fiandre sul vincitore dello scorso anno, Mathieu Van der Poel, molto sfortunato Matteo Trentin attardato da una foratura
Vince l’outsider nel Giro delle Fiandre. A imporsi è il danese Kasper Asgreen che, con una volata leggera e molto scaltra batte il superfavorito, il vincitore dello scorso anno Mathieu Van der Poel al termine di una corsa appassionante condizionata da fughe, controfughe ma che ancora una volta si è decisa solo in volata.
Appassionante la fase finale della corsa, come sempre faticosissima e imprevedibile quando Asgren e Van der Poel hanno staccato la compagnia per involarsi negli ultimi chilometri e decidere la vittoria in un appassionante testa a testa. Autorevolissima la vittoria di Asgren capace di scegliere il tempo perfetto dello scatto decisivo cercando di ridimensionare la maggiore potenza e muscolarità del suo avversario.
Una volata ideale che ha visto il confronto finale tra quelli che fino all’ultimo erano sembrati i due migliori protagonisti della giornata e che consente ad Asgreen, della Quick Step, di battere quello che sulla carta era l’avversario più forte.
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Bellissima la scena all’arrivo quando Asgren si è reso finalmente conto di avere vinto ed è andato in lacrime ad abbracciare il suo avversario, cui lo lega una sincera amicizia. Sorriso amaro per Van der Poel che dopo una lunga fase di studio ha cercato di scattare a 300 metri dal traguardo per poi farsi raggiungere e superare da Asgren quando ormai, a 50 metri dalla fine, l’olandese non ne aveva davvero più.
Terzo posto per Van Avermaet di AG2R seguito da Stuyven, Vanmarcke e da uno dei grandi favoriti, Wout Van Aert, rimasto attardato nel finale.
Molto sfortunato Matteo Trentin, protagonista per altro di una ottima gara. L’azzurro quando la gara stava preparando il suo rush finale è rimasto vittima di una foratura. Trentin è arrivato al traguardo infuriato e in ritardo. Niente da fare anche per Julian Alaphilippe coinvolto in una brutta caduta a 60 km dall’arrivo: nessuna grave conseguenza ma il francese arriva molto dopo i primi.
Tanti episodi contraddittori: la battaglia di spallate tra Yevgeniy Fedorov e Otto Vergaerde che quasi arrivano alle mani mentre spingevano in testa al gruppo. Squalificati entrambi per condotta pericolosa e aggressiva. Come lo svizzero Schar che aveva scagliato la borraccia addosso a un gruppetto di tifosi che si erano messi sulla sua traiettoria.
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