Nazionale, novità per i convocati agli Europei: la decisione

E’ arrivata finalmente la decisione del Governo che garantirà maggiore sicurezza per tutti i convocati della Nazionale Italiana

Anche se in questi giorni l’Italia ha cominciato a riaprire e ad allentare molte restrizioni, il Covid fa ancora tanta paura. Il virus ha condizionato tantissimo anche gli ultimi avvenimenti sportivi: i più importanti, come gli Europei di calcio e le Olimpiadi di Tokio, sono stati rinviati a quest’estate.

Ora però gli eventi si avvicinano e il Governo ha deciso che tutti gli atleti che saranno impegnati in Giappone saranno vaccinati con massima priorità. Qualche ora fa la stessa decisione è stata presa per tutti i calciatori che dovranno disputare gli Europei.

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Nazionale, da lunedì partono i vaccini per i calciatori

A partire da lunedì dunque i giocatori saranno vaccinati, visto che i tempi sono davvero ristretti: gli Europei cominceranno a giugno, ma già dal 24 maggio la Nazionale si ritroverà in Sardegna per un mini ritiro di cinque giorni.

Gli hub vaccinali messi a disposizione degli azzurri sono quelli dello Spallanzani di Roma e dell’Humanitas di Milano: i calciatori saranno suddivisi in base alla loro residenza. Per l’occasione Mancini ha stilato una lista allargata di circa 35 giocatori che sono tra i papabili per la convocazione finale e tutti riceveranno il vaccino.

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Ancora non è sicuro quale sarà il vaccino somministrato ai calciatori, anche se sicuramente non sarà AstraZeneca, visto che il richiamo per la seconda dose ha tempi decisamente più lunghi. E’ molto probabile che la scelta ricada su Moderna.

Va specificato, inoltre, che i membri dello staff non riceveranno lo stesso trattamento dei giocatori. Questo perchè, ovviamente, i soggetti più a rischio sono gli stessi atleti che vanno in campo e sono sottoposti a continui contatti con i loro colleghi.

L’Italia dunque si prepara all’appuntamento internazionale cercando di privilegiare al massimo la sicurezza. Anche gli spettatori presenti all’Olimpico dovranno rispettare un rigido protocollo anti Covid.