Serie A, terremoto in panchina: salta il tecnico di una big

Serie A, terremoto in panchina dopo l’ultima giornata di campionato: nella notte è saltato il tecnico di una big

Il pareggio tra Napoli e Verona ha portato a ebollizione una piazza che era già fortemente in tensione: qualche giorno prima della partita decisiva, la più importante dell’anno, le voci che si inseguivano sulla fine del rapporto tra il Napoli e Gattuso erano ricorrenti.

Le voci sul Napoli

Da una parte Gattuso, reduce da settimane di discussioni piuttosto accese con il proprietario del club De Laurentiis, veniva indicato sulla panchina della Fiorentina. Dall’altro De Laurentiis non aveva smentito altre voci, che riguardavano il possibile ritorno di Sarri, ancora sotto contratto con la Juventus, se non addirittura il possibile arrivo di Allegri.

Il tutto prima della partita: che ha scatenato malumori e altre tensioni. Una lite violenta in campo tra Gattuso e Juric, molte discussioni anche tra i giocatori del Verona e del Napoli, rei di avere comunque giocato con il giusto impegno una partita decisiva solo per gli avversari.

LEGGI ANCHE > Atalanta-Milan 0-2, Highlights, Voti e Tabellino

Quale futuro…

A partita conclusa, con il Napoli relegato in Champions League, è esploso lo psicodramma. Poco prima della mezzanotte il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha di fatto esonerato con un tweet Gattuso. Apparentemente belle parole “ringraziandoti del lavoro svolto ti auguro successi ovunque tu vada”. Ma siccome i messaggi social non chiariscono mai completamente il tono della voce qualcuno ha letto in queste parole un retrogusto ironico, quasi sarcastico da parte del presidente.

Da sottolineare che in settimana i tifosi si erano platealmente schierati dalla parte di Gattuso chiedendo la sua riconferma. E infatti sotto il messaggio di De Laurentiis spiccano tanti commenti piccati e infastiditi. Con non pochi insulti.

Gattuso dunque lascia il Napoli, esonerato di fatto con un tweet. E il club ripartirà con un nuovo allenatore ma anche con la necessità di dovere ricostruire un rapporto tra la proprietà del club e la sua agente che al momento è davvero al minimo storico.