Roland Garros: Federer che lite con l’arbitro, il motivo della protesta | Video

Federer discute animatamente con il giudice di sedia durante il match di secondo turno vinto con Cilic. Ecco cosa è accaduto

In oltre venti anni di carriera, è capitato in rarissime occasioni (una racchetta spaccata a Miami) di vedere Roger Federer protestare contro il giudice di sedia o arrabbiarsi con un avversario. Proprio per questo motivo, la scena cui hanno assistito ieri gli spettatori dello Chatrier e il pubblico da casa nel corso del match contro Cilic non può non stupire.

Si stava disputando il secondo set quando l’ex numero uno del mondo ha ricevuto un warning per time violation dall’arbitro per aver ritardato la ripresa del gioco, oltre i 25 secondi consentiti tra un punto e l’altro, mentre Cilic si apprestava a servire.

Il giudice di sedia ha punito la presunta perdita di tempo di Federer nell’andare verso l’asciugamano posto nel recipiente a bordo campo, una situazione quasi nuova per lui dopo il lungo periodo di inattività, considerato che il passaggio con il raccattapalle è stato abolito con il Covid. La decisione dell’arbitro ha lasciato incredulo Roger che ha protestato giustificando il suo gesto e rivendicando il fatto di essere stato sempre un giocatore molto rapido che mai ha provato a rallentare il gioco.

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Federer se la prende anche con Cilic

Nella sua discussione con l’arbitro, Federer ha chiamato in causa anche Cilic. A detta dello svizzero, infatti, l’avversario si attardava eccessivamente nei palleggi prima di servire. Il croato si è così inserito nel diverbio, rispondendo a tono alle osservazioni di Federer.

Alla fine, Roger  ha accettato il warning ma gli animi si sono placati solo parzialmente. Dopo aver conquistato un punto in un successivo scambio, Roger si è rivolto ironicamente all’arbitro per ribadirgli di essere stato molto rapido … come sempre.

Con il pubblico interamente schierato dalla sua parte, Federer ha ottenuto poi la qualificazione battendo Cilic in quattro set. Alla stretta di mano, tra i due c’è stato un abbraccio cordiale come è giusto che sia tra due campioni Slam, protagonisti in passato di due finali a Wimbledon e agli Australian Open entrambe vinte dall’elvetico.