Wimbledon, Federer ingrana: Gasquet ko, sfida inedita al terzo turno

Wimbledon, Roger Federer si qualifica al terzo turno. Dopo il laborioso esordio con Mannarino, lo svizzero elimina agevolmente Gasquet in tre set 

Roger Federer conquista la settima qualificazione al terzo di turno di Wimbledon con la vittoria in tre set su Richard Gasquet sconfitto 7-6; 6-1; 6-4. Una partita decisamente migliore quella disputata dall’elvetico rispetto al difficile esordio con Mannarino, sconfitto per ritiro prima dell’inizio del quinto set.

Al terzo tuno sfida inedita per Federer contro Cameron Norrie, tennista britannico in ascesa arrivato in finale in tre tornei Atp nel 2021 (Estoril, Lione e Queen’s) ma sempre sconfitto all’epilogo rispettivamente da Ramos, Tsitsipas e Berrettini.

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Federer – Gasquet, la partita

La strategia di Federer è chiara fin dall’inizio con il proposito di accorciare il più possibile gli scambi e togliere a Gasquet la sua arma migliore, il rovescio. Il primo set è molto gradevole con entrambi i contendenti che mantengono il servizio fino al tie break nel quale Federer allunga in avvio ed incamera il 7-1.

La facile conclusione del primo set è il preludio a un secondo parziale rapidissimo Gasquet trova un punto di rovescio incredibile in avvio ma si ferma lì. Il resto è un monologo dello svizzero che, con un doppio break, si prende il gap necessario per un comodo 6-1.

Nel terzo set, Gasquet torna in partita e tiene fino al 3-3 quando Federer piazza il break chirurgico decisivo per il 6-4 finale, punteggio che sarebbe potuto essere diverso se il francese non avesse annullato un match point al servizio nel nono game.

Un Federer dunque decisamente più propositivo e centrato dell’esordio. Nel secondo e terzo set, Roger ha dato l’impressione di muoversi con maggiore disinvoltura supportato da un servizio di nuovo efficace. Nella parte finale, lo svizzero ha dato davvero l’impressione di divertirsi in campo, un buon segno per il prossimo match con Norrie e per il potenziale ottavo di finale con Sonego o Duckworth.