Italia-Inghilterra, si rigioca la finale? La clamorosa iniziativa. A quanto pare gli inglesi ancora non avrebbero accettato la sconfitta
Sono passati ormai quasi due giorni dalla conquista del titolo europeo da parte dell’Italia, ma la festa non è ancora finita. Ancora fresche le immagini degli Azzurri sul pullman scoperto per le vie del centro di Roma, così come il mare dei tifosi che li hanno accompagnati cantando a squarcia gola. Tutte le piazze del nostro Paese hanno espresso una gioia repressa per troppo tempo, tornando a vivere le “Notti Magiche”. Un sentimento completamente opposto rispetto a quello degli inglesi, bloccati nella tristezza di aver sfiorato ancora una volta l’obiettivo senza portarlo a casa. La maledizione post ’66 non si ferma e miete nuove vittime. Southgate ci era passato da giocatore nel 1996 contro la Germania, mentre per molti dei calciatori la sconfitta cocente era stata contro la Croazia nella semifinale del Mondiale di Russia 2018. Fatto sta che tra un rammarico e l’altro, qualcuno ha avuto la brillante idea di lanciare una petizione per rigiocare Italia-Inghilterra.
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Italia-Inghilterra, si rigioca la finale? Una petizione raccoglie 90mila firme
La piattaforma Change.org offre la possibilità a tutti di sottoscrivere una richiesta e nella fattispecie si è parlato della finale di Euro2020. La petizione per rigiocare la finale riporta un motivo piuttosto bizzarro: “Non è stata una partita per nulla corretta“.
Per avvalorare la propria tesi, l’utente inglese ha allegato anche la foto del famoso fallo di Chiellini su Saka. Una trattenuta anti sportiva che secondo lui doveva essere punita con un cartellino rosso. Quella che pareva una semplice boutade ha ricevuto ben 90.000 firme in 24 ore, un vero record.
Nella richiesta c’è espressamente riportato: “Il match dell’11 luglio non è stato corretto, dopo che l’Italia ha trascinato i giocatori inglesi come fossero schiavi. Nonostante quelle spinte, quelle strattonate e quei calci è stato permesso all’Italia di vincere lo stesso? Sono stati troppo di parte. L’Italia avrebbe dovuto ricevere un cartellino rosso per il modo in cui ha giocato e la ripetizione dovrebbe essere arbitrata da un fischietto imparziale. Tutto questo non è stato giusto“. Dai commenti che sono comparsi sotto si evince che qualcuno ci crede fermamente e vive la notte di Wembley come una profonda ingiustizia. In realtà è la semplice legge dello sport, a volte crudele e che non può accontentare tutti. Alla fine vince uno solo.