Gli anelli olimpici davanti allo Stadio Nazionale di Tokyo (Getty Images)
Un villaggio di 14mila atleti internazionali che arrivano da ogni parte del mondo per vivere un’esperienza unica, per molti le Olimpiadi diventano anche storia d’amore
Le Olimpiadi sono l’evento social per eccellenza, con aneddoti e curiosità che vanno ai là della narrativa che riguarda vittorie e medaglie.
Tralasciando le numerose coppie di atleti già fidanzati che arrivano alle Olimpiadi insieme, ogni edizione riserva molte storie d’amore che nascono tra gli atleti olimpici. Roger Federer ha conosciuto sua moglie Mirka a Sydney, nel 2000. A Rio de Janeiro si è parlato molto della love story tra Simone Biles, la stella della ginnastica artistica americana, fidanzata con Arthur Mariano, un ginnasta della nazionale brasiliana.
Il tuffatore cinese Qin Kai ha proposto in ginocchio le nozze alla collega He Zi, conosciuta da poche settimane, proprio durante la premiazione olimpica. Senza contare le moltissime coppie omosessuali che hanno approfittato proprio delle Olimpiadi per fare outing. La giocatrice simbolo della nazionale americana di calcio, Megan Rapinoe, fa coppia fissa da tempo con la collega Sue Bird con cui vive da alcuni anni: sono inseparabili, una vera e propria colonna della comunità LGBT. Hanno persino disegnato due anelli di fidanzamento che condividono, e che moltissimi coppie gay oggi indossano, come un simbolo.
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Ma le Olimpiadi sono anche terreno di conquista per chi vuole divertirsi: tant’è che, con qualche preoccupazione da parte del comitato organizzatore, in piena fobia pandemica, agli atleti è stato consegnato un kit con il quale venivano elencate alcune ‘buone norme di comportanento’. Nel kit anche 37 preservativi a testa. Una dotazione ragguardevole considerando che i giochi durano in tutto 18 giorni.
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Al momento l’applicazione più utilizzata dagli atleti non è un traduttore, non è un contapassi, non è nemmeno il gioco ufficiale delle Olimpiadi. Ma Tinder… l’app mobile con la quale si può allacciare una relazione, di amicizia o più coinvolgente, con chiunque si trovi nelle vicinanze che risponda a un match di messaggi e di foto. Pare che, nonostante gli scomodi e piccoli letti in cartone e la pandemia, che resta uno spauracchio, i giochi in questi primi giorni abbiano già offerto decine di love story.
Ma la cosa bizzarra è che siccome Tinder ha visto moltiplicate le connessioni dal Villaggio Olimpico del 500% in quattro giorni, moltissimi utenti hanno cambiato residenza: anche se non sono atleti e non sono a Tokyo. Secondo il setup dell’applicazione sono anche loro al Villaggio Olimpico: metti che qualche atleta sposti la foto sul cuoricino…
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