Calciomercato Juventus, pronto il primo colpo: un big a parametro zero

Calciomercato Juventus, pronto il primo colpo: un big a parametro zero per sistemare un reparto in crisi e sistemare anche i conti

Un occhio al presente e un altro al futuro, perché mai come in questa sessione di mercato la Juventus ha badato al risparmio, ringraziando Cristiano Ronaldo che le ha tolto un peso. La parola d’ordine è ‘razionalizzare’ e in questo senso i parametro zero per la prossima stagione possono rappresentare una risorsa invidiabile.

E ora spunta un nome che risolverebbe molti dei problemi alla mediana di Massimiliano Allegri. Come anticipa Tuttojuve.com, infatti, il primo nome sulla lista della spesa da qui ai prossimi mesi è quello di Franck Kessie, alle prese con un rinnovo problematico con il Milan

I rossoneri gli hanno proposto un aumento dell’ingaggio per arrivare al massimo a 6 milioni di euro, bonus compresi, ma all’ivoriano non sembra bastare e così si guarda in giro. La proposta della Juve invece arriverebbe a 7 milioni di euro, quello che oggi è lo stipendio di Aaron Ramsey, destinato a lasciare la Continassa.

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Calciomercato Juventus, pronto il primo colpo: facciamo i conti in tasca al club

Ma perché la prossima estate la Juventus avrà bisogno di guardare soprattutto ai parametro zero? Colpa delle ultime due sessioni di mercato che presenteranno un conto salato al club e basta fare qualche nome per capirlo.

Ci sono infatti poco meno di 150 milioni di euro già investito sul mercato da qui al 2023 e i debiti dovranno essere onorati. Il primo è per Federico Chiesa che finora è costato 10 milioni per il prestito biennale. Per completare l’operazione ne servono altri 50, tra riscatto e bonus.

Poi ci sono gli ultimi arrivati come Manuel Locatelli e Moise Kean. Il primo costerà in tutto 37,5 milioni di euro e tra massimo due anni la Juventus dovrà versarne 25 per il prestito. Il secondo invece è tornato a Torino per 3 milioni, ma da qui al 2023 i bianconeri ne dovranno pagare altri 35. Infine Alvaro Morata: riscatto fissato a 35 milioni, ma non c’è una decisione definitiva.