Ciclismo

Un fuoriclasse leggendario incorona Ganna: “Può battere il record”

Francesco Moser, leggendario protagonista del ciclismo italiano che ha detenuto per diversi anni il record dell’ora, pensa che Ganna possa riconquistare quel primato

Filippo Ganna, oro al Mondiale a cronometro e alle Olimpiadi (Getty Images)

Il ciclismo ha appena incoronato Filippo Ganna con la seconda maglia iridata consecutiva dopo la vittoria del titolo mondiale nella cronometro su strada. Un risultato straordinario.

Moser parla di Ganna

Ma Ganna, che quest’anno ha vinto anche l’oro olimpico su pista, potrebbe riportare in Italia un primato leggendario, quel record dell’ora che fu vinto in passato da ciclisti leggendari come Olmo, Coppi, Baldini e soprattutto Francesco Moser.

É stato proprio Moser a definire Ganna ‘un fuoriclasse’ in grado di superare anche i suoi stessi primati. Il record dell’ora si tiene su una pista, in velodromo. Inizialmente si calcolava la distanza percorsa in un’ora esatta di cronometro con partenza da fermo. Gli ultimi primati sono considerati con partenza lanciata. Un minuto di lancio e il cronometro scatta dal primo minuto fino al 61esimo. Moser realizzò due prestazioni da record a Città del Messico nel 1984. Fu il primo a superare i 50 km/h. Oggi il primato è del belga Victor Campenaerts e che ad Aguascalientes nel 2019 fissò il nuovo primato a 55.089 km.

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Francesco Moser, tre Roubaix e due record dell’ora in carriera (Getty Images)

“Un ciclista completo”

Moser sostiene che Ganna possa davvero vincere tutto… “É forte, tecnicamente straordinario, e sta ancora crescendo. Ha un notevole margine di miglioramento e può puntare anche alle grandi classiche. Fisicamente ha più struttura muscolare di me, sono convinto che possa battere facilmente i miei record e, se fossi in lui, ci proverei. Ha fisicamente un colosso, deve solo imparare a gestirsi”.

Moser ha vinto tre volte in tre anni, tra il ’78 e l’80, la mitica Parigi-Roubaix: “Se vuole può vincere anche quella. Può adeguare il suo sistema di allenamento, lavorare sul fondo, adattarsi. In fondo la crono di Bruges era quasi di 50 km, non siamo molto lontani dal record dell’ora.  La mia pista di Città del Messico non c’è più, ma quella di Aguascalientes, sempre in Messico a quasi 2mila metri d’altezza, potrebbe essere il posto ideale”.

Moser tira la volata a Ganna: “Ha un grande futuro e questa è davvero una bella notizia per il ciclismo italiano. Uno come Filippo in questo momento non ce l’ha nessuno e può diventare un simbolo e un grande argomento promozionale per tutto il ciclismo italiano”.

Mauro Marchina

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