Il leggendario Muhammad Alì, quello che viene considerato universalmente il più grande pugile di tutti i tempi non era certo un pittore, ma alcuni suoi schizzi sono considerati opere d’arte
“L’arte è quando fai qualcosa che non vale nulla e riesci a venderla a peso d’oro”. Lo disse il grande Frank Zappa. Ne era convinto anche Pablo Picasso: che nei momenti meno brillanti della sua carriera, quando doveva pagare anche solo il conto di un ristorante, disegnava sulla tovaglia alcuni schizzi… “li conservi, presto varranno una fortuna”, diceva al cameriere.
Deve essere andata così anche per Muhammad Ali, il grande Cassius Clay, il leggendario campione dei pesi massimi considerato non solo il più grande pugile di tutti i tempi ma un’icona sportiva di valore assoluto.
Ali, protagonista di sfide epiche, è diventato un simbolo un simbolo anche quando da anni non lottava più e riusciva a malapena a reggersi in piedi a causa del morbo di Parkinson e di una condizione di salute precaria. Nel corso della sua carriera, di tanti in tanto, soprattutto per suo figlio e per pochi amici, Ali sostituiva i classici autografi con piccoli schizzi, dei disegnini. Un vezzo che aveva ereditato da suo padre, Cassius Clay Senior, un pilota non professionista ma discretamente quotato.
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Ali era un appassionato di arte, fotografia e pittura. Non amava le collezioni che considerava uno spreco di denaro per un vezzo privato. Ma era un grande amico di Andy Warhol, spesso frequentava mostre fotografiche e di arte moderna. Estremamente autorionico, Ali disegnava con piccole caricature i suoi pensieri: i suoi disegni erano volutamente infantili. Ma solo perché erano diretti ai suoi figli. “Sting like a Bee”, disegnato da Ali nel 1978 per suo figlio Muhammad Ali Junior è stato battuto a 366mila euro. “I Love You America” è un banner semplicissimo disegnato da Ali per il 4 luglio del 1979. Battuto all’asta a colpi di 25mila dollari è stato venduto a 820mila dollari a un misterioso collezionista di Dubai. La casa d’aste Bonham, incaricata dell’asta dedicata ad Ali ha venduto tutto, fino all’ultimo pezzo a prezzi molto al di sopra dei valori di mercato presunti.
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