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Alvaro Morata si è sfogato dal ritiro della sua Nazionale: l’attaccante della Juventus ha raccontato i momenti difficili vissuti ultimamente
Alvaro Morata non sta vivendo di certo il momento più positivo della sua carriera. L’attaccante della Juventus, infatti, sembra aver smarrito la via del gol: soltanto due le reti in campionato finora ed i tifosi sembrano aver perso la pazienza nei suoi confronti.
Lo spagnolo è finito sul banco degli imputati, insieme ad altri suoi compagni, per la partenza falsa dei bianconeri che al momento si trovano a 14 punti di distanza dalle due capoliste Milan e Napoli.
Il centravanti, ora in ritiro con la Nazionale spagnola, non si è nascosto e ha parlato apertamente del suo momento difficile: “Sono stato quasi un mese fuori e per la fretta di tornare non sono stato bene fisicamente. – ha detto a El Pais – Ho dovuto lavorare molto per la squadra e non avevo la lucidità necessaria per segnare. Nelle ultime partite ho giocato a sinistra, quasi da esterno. Ma l’importante è giocare e fare quello che mi chiede il mister”.
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Morata è stato al centro delle polemiche anche durante gli Europei, prima e dopo l’eliminazione in semifinale contro l’Italia. L’attaccante è stato bersagliato dagli insulti che hanno colpito anche la sua famiglia: “In campo possono insultarmi, sputarmi, ma non quando sono fuori a passeggiare con mia moglie o i miei figli. Ci sono stati momenti in cui non avevo voglia nemmeno di alzarmi dal letto. Ho detto spesso che ho passato molti momenti brutti e con un’altra mentalità magari sarei potuto essere un giocatore migliore ma ho anche grande forza di volontà per uscire dai momenti bui, altrimenti non avrei avuto la carriera che ho avuto”.
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Ad ogni modo il centravanti si è detto fiducioso e ha affermato che secondo lui qualcosa si sta muovendo in questo senso. Nel frattempo l’importante, per lui e per la Juventus, è ritrovare brillantezza sottoporta per puntare a risalire la classifica: “È molto difficile risalire fino ai primi posti ma in passato ci siamo riusciti. Dobbiamo essere oggettivi, dimenticarci delle cose che non si possono fare e cercare innanzitutto di tornare in zona Champions, e da lì guardare avanti”.
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