F1, la Red Bull è stufa: Horner si scaglia contro Masi

La tensione in Formula 1 è alle stelle dopo il Gp di Jeddah: la Red Bull, tramite Chris Horner, si è lamentata delle decisioni di Masi

Il mondiale di Formula 1 si deciderà tra una settimana ad Abu Dhabi, quando Lewis Hamilton e Max Verstappen scenderanno in pista per l’ultima volta in questa stagione e lo faranno partendo ad armi “quasi” pari.

Stessi punti in classifica prima dell’ultima gara, anche se l’olandese può vantare dalla sua un maggior numero di vittorie in stagione che lo mettono in una posizione favorevole in caso di doppio ritiro.

Questo è il verdetto scaturito dopo il caotico Gran Premio di Arabia Saudita che ha visto Hamilton trionfare davanti al rivale dopo una miriade di eventi polemici e discutibili. La Red Bull stamattina ha incassato anche la penalizzazione e la multa a Verstappen, reo di aver frenato troppo sul rettilineo nel momento in cui avrebbe dovuto cedere la posizione al pilota Mercedes.

Ma la scuderia austriaca non ha accettato di buon grado le decisioni dei commissari e tramite Chris Horner si è scagliata contro Michael Masi.

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F1, Red Bull infuriata: Horner rimpiange Charlie Whiting

“Penso che siamo troppo regolamentati – ha commentato Horner – ci sono regole sulla distanza di dieci lunghezze di auto, poi il giro di formazione non è un giro di formazione se c’è una ripartenza. Mi sembra che ci siano troppe regole. Mi sembra che oggi allo sport manchi Charlie Whiting. Mi dispiace dirlo, ma per l’esperienza che aveva…”.

Queste alcune delle dichiarazioni del team principal Red Bull che ha comunque riconosciuto a Masi di essersi trovato in una situazione complicata da gestire. Ad ogni modo, secondo Horner, la disparità di giudizio è stata evidente:

“Ovviamente quasi tutte le decisioni sono andate contro di noi – ha chiosato – come è stato a Doha un paio di settimane fa. E poi sabato abbiamo visto un paio di episodi (riferiti ad Hamilton, ndr) che erano opinabili, a dir poco”.

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Domenica prossima ci sarà l’epilogo e scommettiamo che le polemiche proseguiranno ancora.