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Olimpiadi invernali Pechino, tra boicottaggio e voci di distensione

Sta diventando un vero e proprio caso diplomatico internazionale la cerimonia inaugurale delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022

L’accensione del primo bracere olimpico a Pechino (AP LaPresse)

Da una parte la diplomazia statunitense che ha già ufficializzato la sua decisione di disertare la cerimonia inaugurale di Pechino 2022. Dall’altra i rappresentanti delle federazioni, che chiedono alla politica di restare fuori dallo sport.

Olimpiadi di Pechino in discussione

É di pochi giorni fa la notizia della decisione della diplomazia statunitense di disertare, un vero e proprio boicottaggio, tutte le cerimonie ufficiali relative alle imminenti Olimpiadi invernali di Pechino 2022. Una decisione motivata dalla mancanza del rispetto del governo cinese per molti diritti umani. In Cina è in vigore la pena di morte, oltre a una forte repressione politica di qualsiasi voce non allineata. Molte le minoranze perseguitate. Per non parlare dei diritti LGBT, oggetto di molte accorate richieste da parte di associazioni e istituzioni.

Le Olimpiadi di Pechino del 2008 erano state oggetto di moltissime contestazioni, soprattutto per via dell’occupazione militare cinese in Tibet. Oggi i giochi invernali di Pechino non nascono sotto presupposti umanitari molto migliori.

LEGGI ANCHE > Olimpiadi a Pechino, gli ex atleti chiedono alla Cina il rispetto dei diritti

Un’immagini delle volontarie di Pechino 2022 (AP LaPresse)

Cina e USA ai ferri corti

Gli Stati Uniti sono stati il primo paese ad annunciare il boicottaggio diplomatico delle Olimpiadi. Australia, Gran Bretagna, Olanda, Giappone, e anche Italia, non hanno ancora assunto una decisione in questo senso. E mentre molte istituzioni sportive hanno chiesto al governo di Joe Biden di lasciare la politica fuori dagli eventi sportivi, Pechino si è detta “risentita” della decisione statunitense. Non un boicottaggio: gli atleti saranno liberi di partecipare ai giochi. Ma non ci saranno rappresentanti federali amministrativi o sportivi americani a presenziare alle cerimonie ufficiali.

LEGGI ANCHE > Olimpiadi di Pechino, stabiliti i portabandiera delle cerimonie ufficiali

“Decisione sbagliata e immotivata”

Il ministro degli esteri cinesi Zhao Lijian ha rilasciato dichiarazioni molto forti sulla decisione americana annunciando… “risolute contromisure”.

“Si tratta semplicemente di una decisione sbagliata e del tutto immotivata. Qualcosa per cui gli Stati Uniti pagheranno un prezzo diplomatico nei propri rapporti con il governo cinese. Non si solleva un a pietra per scagliarsela su un piede. Gli USA stanno danneggiando le fondamenta e l’atmosfera dello scambio sportivo e della cooperazione su cui si basa qualsiasi evento sportivo e che sono alla radice delle Olimpiadi”.

Mauro Marchina

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