Formula 1, GP Abu Dhabi: Verstappen è il nuovo campione del mondo

Al termine di un gran premio sostanzialmente dominato da Hamilton, grazie a una migliore partenza, Verstappen conquista il suo primo mondiale all’ultimo giro, ma restano le polemiche

Max Verstappen
Max Verstappen vince all’ultimo giro il suo primo titolo mondiale (AP LaPresse)

La sfida decisiva, il duello rusticano tra Hamilton e Verstappen si concretizza in un confronto testa a testa al primo e all’ultimo giro. Al via Hamilton parte meglio, Verstappen lo affianca e lo supera. L’inglese esce dal tracciato e contrattacca per andare al comando. Il Mondiale di Formula 1 è tutto qui… Il primo e l’ultimo giro. Cominciamo dall’inizio.

Formula 1, Verstappen vince ad Abu Dhabi

Al via Hamilton scappa inseguito dalle Red Bull. Verstappen chiede che la prima posizione gli venga restituita. Ma la direzione della corsa dopo pochi secondi ufficializza che non ci sarà investigazione su questo episodio e di conseguenza che non ci saranno sanzioni. Una decisione che farà discutere non solo per i giorni ma per le settimane a venire.

Il gioco dei pit-stop consente tuttavia un altro gioco di strategia alla Red Bull che al rientro di Hamilton e Verstappen lascia Sergio Perez in pista con le gomme rosse nel tentativo di rallentare l’inglese. Splendido duello anche questo con il messicano che riesce addirittura a superare il campione del mondo in carica consentendo a Verstappen di riavvicinarsi. Ma quando Hamilton riprende il comando il Mondiale, di fatto, sembra finito.

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Ultimo giro infuocato

A 22 giri dal termine il ritiro di Giovinazzi costringe la direzione della corsa a chiamare una virtual safety car: Hamilton non si ferma, le Red Bull sì per mettere gomme nuove. Una ventina di secondi di vantaggio da rimontare in venti giri sono tanti anche per una macchina splendidamente performante e con gomme nuove. E la macchina di Verstappen, anche stavolta così come negli ultimi gran premi, non sembra avere niente di più della Mercedes.

Ma tutto cambia a cinque giri dalla fine, quando Latifi si stampa sul muro chiamando l’unica vera safety car del pomeriggio: Verstappen ne approfitta per vestire le gomme rosse e lanciarsi in un inseguimento disperato. Altre discussioni: la direzione di gara inizialmente lascia in gara i doppiati e Verstappen ne ha davanti ben cinque da superare per arrivare su Hamilton. Troppi. Poi Masi li toglie. E Verstappen si pone alle spalle di Hamilton per un ultimo giro infuocato e in una ridda di discussioni via radio…

Ordine d’arrivo finale, Mondiale costruttori

In curva cinque Verstappen passa, inutile il contrattacco di Hamilton. L’olandese conquista la sua decima vittoria stagionale, la più importante, quella che vale il titolo Mondiale, tenendosi Hamilton alle spalle fino alla bandiera a scacchi. Ma ci saranno polemiche infinite per un Mondiale mai così combattuto, incerto, assurdo nella sua narrativa gara dopo gara.

La Mercedes si accontenta del titolo costruttori, il settimo consecutivo. Alle spalle di Verstappen, Hamilton, Sainz – che sale sul podio – e Bottas. Poi Gasly e Tsunoda, Norris, Alonso e Ocon. Solo 11esima la seconda Ferrara di Leclerc.

La Ferrari è terza nel titolo costruttori alle spalle di Mercedes e Red Bull, con Sainz quinto assoluto nella classifica del Mondiale.

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Formula 1 Abu Dhabi Hamilton
Lewis Hamilton, perde il mondiale all’ultimo giro (AP LaPresse)

Epilogo del Mondiale F1

Ritiro amaro per Raikkonen che conclude anzitempo l’ultimo gran premio della sua carriera uscendo di pista al 27esimo giro. Ritiro per problemi meccanici a 22 giri dal termine al anche per Giovinazzi, che lascia la Formula 1 per un futuro in Formula E. Niente punti anche per Russell, costretto al ritiro per una noia al cambio. Ritiro nel finale anche per Perez.

Va in archivio il Mondiale 2021, uno dei più drammatici e spettacolari degli ultimi anni. Resteranno le polemiche su quel sorpasso del primo giro e sulle tensioni fortissime tra Hamilton, per nulla desideroso di ritirarsi o di abdicare, e Verstappen (23 anni) che ora dovrà dimostrare di essere competitivo anche l’anno prossimo. In una stagione non facile, con auto completamente nuove e che coinciderà con la decisione della Honda di ritirarsi dalla Formula 1 costringendo Red Bull ad adeguarsi anche sulla produzione delle power-unit.

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