Chris Froome, arriva il clamoroso annuncio: il mondo del ciclismo sconvolto. Il campione britannico, di origini keniote, ha attraversato davvero un brutto periodo
E’ stato senza dubbio il corridore più forte dell’ultimo decennio, con successi incedibili al Tour de France e nel circuito internazionale. La domanda è se riuscirà a tornare sui suoi livelli 
Quando si parla di Chris Froome si ha a che fare con un fuoriclasse delle due ruote, un ciclista in grado di segnare un’epoca ed entrare di diritto nella storia. Viene infatti considerato come uno dei più grandi interpreti del suo sport, appartenendo ad una ristretta cerchia di eletti. Con altri 6 corridori (Jacques Anquetil, Eddy Merckx, Felice Gimondi, Bernard Hinault, Vincenzo Nibali e Alberto Contador) è riuscito in carriera a conquistare almeno una volta tutti e tre i grandi Giri a tappe del circuito internazionale. Giro d’Italia nel 2018, Tour de France nel 2013, 2015, 2016 e 2017 e Vuelta di Spagna (nel 2011 e nel 2017). A questo vanno aggiunte le due medaglie di bronzo a cronometro ai Giochi olimpici in rappresentanza della Gran Bretagna (nel 2012 e 2016). Un grave incidente nel 2019 (al Giro del Delfinato) lo ha costretto ad un lungo stop, mettendo addirittura a rischio la sua carriera. Dopo una lunga riabilitazione è tornato in gara, senza però convincere a pieno.
Chris Froome, arriva il clamoroso annuncio: Verbrugghe non è sicuro che possa tornare quello di un tempo
Della sua condizione e della possibilità di tornare quello di un tempo, ha parlato Rik Verbrugghe, direttore della Israel-Premier Tech. Secondo lui non è possibile dare una risposta certa al momento. Poi sul futuro del britannico aggiunge: “Non ha senso fare piani sul suo programma di corse ora. Per prima cosa deve essere in forma al 100%. Spero che possa iniziare a correre dalla metà marzo. A febbraio va in ritiro per lavorare sulla sua forma. Sappiamo cosa bisogna fare per metterlo in linea con gli standard e faremo tutto il possibile”.
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Froome ha un ingaggio molto oneroso per la Israel, ma i risultati non sono praticamente mai arrivati. Verbrugghe, però, ritiene fondamentale a prescindere la presenza del campione in squadra: “Chris è un nome importante. La sua presenza apre porte che altrimenti rimarrebbero chiuse. Il ciclismo è anche questione di reputazione e prestigio. Chris gioca un ruolo importante in questo ed è un esempio per i giovani corridori all’interno del nostro team”.
