Olimpiadi, Federica Brignone da sogno in Gigante: il risultato della gara. Questa notte è andata in scena la prima competizione dello Sci Alpino femminile
La nostra straordinaria atleta è riuscita a salire sul podio al termine di una prova davvero fantastica. Ad aggiudicarsi la gara è stata Sara Hector per la Svezia. 
Dopo aver conquistato il bronzo 4 anni fa in Corea, questa volta la sua gara olimpica per eccellenza, ovvero lo Slalom Gigante, si è concluso con una magnifica medaglia d’argento. Federica Brignone è riuscita nella grande impresa di confermare un podio in due edizioni successive, come solo le grandi campionesse sanno fare. Su una pista particolare e nuova (nessuno aveva mai gareggiato qui) come quella di Pechino, la milanese ha rimontato nella seconda manche, sfiorando il metallo più pregiato. Terza al termine della prima frazione, sull’Ice River di Yanqing, Federica ha strappato l’argento (quarta medaglia italiana a Pechino finora), alle spalle solo della svedese Sara Hector.
Alla fine il distacco è stato davvero contenuto, appena 28 centesimi, è lascia anche un pizzico di amaro in bocca. La Hector chiude infatti con 1’55”69, davanti alla nostra portacolori e a Lara Gut, terza a 72 centesimi dalla vetta. Giù dal podio la Truppe, seconda al mattino. Male anche la favorita Mikaela Shiffrin, campionessa in carica, ma uscita tristemente dal tracciato.
Olimpiadi, Federica Brignone seconda nel Gigante di Pechino: vince Sara Hector
Purtroppo non bene l’altra azzurra, tra le favorite della vigilia, Marta Bassino, anche lei uscita come la Shiffrin nella prima manche, dopo appena tre porte. Per la Brignone è invece l’inizio di una grande Olimpiade, che la vedrà protagonista anche l’11 febbraio con un’altra gara a lei congeniale, ovvero il SuperG. Quest’anno vanta già tre successi in questa disciplina e sicuramente si farà valere anche in Cina.
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“Siamo arrivati quattro giorni fa e l’impatto è stato subito strano perché è una neve veramente difficile – ha detto Federica Brignone al traguardo – come non ne abbiamo mai viste in Europa. La cosa più importante sarà quella di adattarsi in fretta, che è una cosa che alleni facendo tante cose diverse ed è una qualità acquisita negli anni, che ho sfruttato in questi primi giorni. Io sono arrivata da un buon periodo, da alcune gare in cui sono riuscita a fare le cose che volevo per cui ho cercato di tenere questo mood, interpretando questa gara come se fosse una come le altre anche se non lo è”.
