Toto Wolff e Lewis Hamilton (AnsaFoto)
Formula 1, clamorosa decisione sulla Mercedes: sono tutti infuriati! Il team di Toto Wolff fa ancora discutere per un aspetto regolamentare
La Federazione ha deciso di non vietare l’utilizzo dei controversi specchietti progettati dalla squadra di Brackley. Ferrari e Red Bull sono già pronte a fare ricorso (o ad adeguarsi).
Come sempre accade ad inizio stagione in Formula 1, prima dello spegnimento dei semafori verdi, c’è spazio per le polemiche relative al regolamento. Soprattutto in un anno controverso come questo, con novità tecniche radicali, era impossibile che tutto filasse liscio. I top team hanno tutti intrapreso strade diverse, alla ricerca di quell’effetto suolo che farà la differenza per vincere il campionato. Le soluzioni estreme della Mercedes, ammirate in Bahrain, hanno finito per attirare l’attenzione degli avversari. Pance scavate e quasi inesistenti e specchietti montati come ali aerodinamiche aggiuntive. Se sulle prime ci si p limitati ad accusare di violare lo spirito del regolamento (senza infrangere però alcuna norma), sui secondi l’accusa è stata più diretta. Come ricordato da Mattia Binotto, la Ferrari presentò una soluzione simile nella seconda parte del Mondiale 2018, venendo immediatamente bloccata dalla FIA. Evidentemente questa volta il metro di paragone è stato differente.
Nella serata di ieri è arrivata la decisione ufficiale della Federazione di omologare gli specchietti montati sulla W13, che saranno quindi regolarmente al proprio posto per il Gran Premio del Bahrain. La riunione del Comitato Consultivo Sportivo, secondo quanto riportato da ‘Motorport.com’, avrebbe dato il via libera alla Mercedes di poter utilizzare la soluzione pensata per il supporto dei propri “retrovisori”.
La strategia difensiva del team di Brackley è stata piuttosto chiara. L’ala non è altro che il proseguimento della struttura antintrusione (standard da regolamento) alla quale il team ha in un certo senso ”rinunciato”. Si è deciso quindi di spostare e orientare la bocca d’ingresso del sistema di refrigerazione delle pance con modalità totalmente diverse dalla concorrenza. Una soluzione estrema ma a quanto pare ammissibile. A questo punto Ferrari e Red Bull hanno due strade da poter intraprendere. O presentare ricorso oppure adottare la medesima soluzione, qualora venisse valutato un effettivo vantaggio anche sulle proprie vetture.
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