Flavio Briatore in ospedale: le sue condizioni dopo l’intervento chirurgico

Sono giorni difficili per Flavio Briatore che ha dovuto interrompere la sua attività di testimonial del brand Formula 1 per un intervento chirurgico in ospedale

Intervento riuscito, ma ora Flavio Briatore dovrà rallentare per un po’ il suo frenetico ritmo di lavoro.

Da qualche mese l’imprenditore veneto è tornato nel mondo della Formula 1 con un importante incarico ufficiale che lo vede testimonial ufficiale di tutte le attività promozionali del campionato mondiale.

Flavio Briatore sotto i ferri

L’intervento chirurgico, un’operazione al tendine d’Achille, è stato eseguito privatamente presso la clinica milanese “La Madonnina” dal professor Piero Volpi, medico molto noto per il suo lungo impegno nel settore calcistico con l’Inter e dallo staff del professor Herbert Schoenhuber, uno dei massimi esponenti in questo genere di intervento.

Le sue condizioni

Briatore, 71 anni, da alcune settimane estremamente impegnato nel suo nuovo ruolo di testimonial ufficiale della FIA per il brand della Formula 1. Un incarico che lo ha riportato all’interno del circus diversi anni dopo le controverse vicende che avevano portato alla sua sospensione. Briatore soffriva già da qualche tempo di problemi alla gamba sinistra.

Una tendinopatia che alla fine doveva essere risolta in modo chirurgico. É  stato lo stesso imprenditore veneto, impegnatissimo anche sul fronte delle sue attività per il lancio del nuovo brand “Crazy Pizza” con numerosi ristoranti in apertura in questi giorni, a confermare la notizia. Tranquillizzando tutti circa le sue condizioni con un post su Instagram.

“Era necessario”… ha detto Briatore. Il tendine era reciso e doveva essere riattaccato e rinforzato perché negli ultimi tempi anche solo camminare o stare in piedi risultava essere estremamente faticoso e doloroso.

Nei mesi scorsi Flavio Briatore era stato sottoposto a un ricovero cautelare dopo avere contratto il coronavirus a causa di alcune complicazioni. Ingessato ma sorridente dal suo letto in clinica fa sapere che tornerà al pieno della sua attività nell’arco di un paio di settimane.