Basket, si ritira una leggenda della panchina: il finale non è da favola

Basket, si ritira una leggenda della panchina: il finale non è da favola. Nella sua carriera ha allenato molti dei più grandi al mondo

Stupendo chiudere la carriera davanti a 70mila spettatori che gli hanno riservato un’ovazione. Un po’ meno però farlo ad un passo dal sogno, quello di Mike Krzyzewski che sognava un’altra finale NCAA prima di dire addio.

Il leggendario coach di Duke, 42 anni sulla stessa panchina, è stato stoppato alla prima partita delle Final Four di New Orleans da North Carolina che ha vinrto 81-77 in un finale bellissimo. E così saranno i ‘Tar Heels’ ad affrontare per il titolo Kansas che nell’altra semifinale ha superato Villanova per 81-65.

Coach K, come è per tutti, a 75 anni dice basta dopo una carriera leggendaria: 5 campionati NCAA (battuto solo da John Wooden, 10 titoli sulla panchina degli UCLA Bruins), ma anche tre ori olimpici alla guida del Dream Team statunitense. ma soprattutto tantissimi campioni che dal 1980 a oggi ha formato nella palestra di Duke e mandato in giro per il mondo.

Basket, si ritira una leggenda della panchina: ora cosa succederà alla nostra stella?

Per Mike Krzyzewski di mille successi nel mondo del basket universitario (per la precisione1.202 vittorie e 368 ko sulla panchina di Duke) che è rimasto tale anche quando sono arrivare offerte importanti dalla Nba. E in automatico l‘ingresso nella Hall of Fame 21 anni fa per la fine di una leggenda.

La sconfitta di Duke contro North Carolina, eterna rivale se ce n’è una (i due college sono divisi da pochi chilometri) è anche il passo di addio per Paolo Banchero al college. Nella sua ultima partita con quella maglia, prima di entrare nel draft della Nba, il talento azzurro ha chiuso con 20 punti e 10 rimbalzi, giocando bene ma senza essere decisivo.

Soprattutto nel finale quando North Carolina è stata trascinata dai 27 punti di Caleb Love (sua la tripla decisiva a pochi secondi dalla fine e 21 punti nel secondo tempo). Banchero in ogni caso ha giocato una stagione sontuosa, tutti gli scout della Lega ce l’hanno sul taccuino anche se non è detto che sarà scelto con il numero 1.