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Calcio

Juventus, un tribunale le dà torto: la vicenda Superlega non è chiusa

Sta diventando una battaglia legale che rischia di prolungarsi all’infinito quella riguardante la superlega, stavolta il tribunale ordinario di Madrid ha dato torto alla Juventus e agli altri club irriducibili

Una discussione che infinita e che si sta giocando non solo sul piano politico ma anche su quello legale.

Prosegue il braccio di ferro tra la UEFA e i tre club irriducibili che lo scorso anno avevano tentato il colpo di mano creando la superlega: Juventus, Real Madrid e Barcellona.

Juventus e Superlega, la decisione del tribunale

Il Tribunale commerciale di Madrid ha ribaltato quella che era stata una prima sentenza, quella che aveva di fatto prosciolto i club. Inizialmente la UEFA era stata invitata ad archiviare ogni procedimento disciplinare nei confronti delle società. Oggi il giudice Sofia Gil Garcia, capo del tribunale commerciale della sezione numero 17 di Madrid, ha accolto l’opposizione della UEFA a questa decisione. La partita, dunque, è ancora aperta.

A processo il 14 giugno

Partendo dal presupposto che si andrà incontro a ulteriori ricorsi da parte delle tre società e che dunque la vicenda legale – in un modo o nell’altro – andrà ancora avanti, il rischio a questo punto è che sia la Juventus che il Real che il Barcellona possano andare incontro a sanzioni di carattere sportivo.

La decisione del giudice Sofia Gil Garcia, quattro mesi fa aveva sostituito il responsabile del tribunale che aveva avviato il procedimento. E ha già fissato il processo: 14 giugno.

In questo momento, di fatto, la UEFA ha di nuovo il coltello della parte del manico. E potrebbe anche decidere di portare fino in fondo una politica persecutoria nei confronti dei club. Juve, Real e Barça anche dopo che il progetto Superlega era naufragato, non avevano mai abbandonato l’idea di avviare una competizione alternativa a quelle ufficiali della UEFA, Champions League in modo particolare.

Non è detto che la UEFA voglia usare il pugno di ferro, molto dipenderà dagli equilibri che si definiranno nel corso delle prossime settimane. Ma i rapporti tra il presidente della UEFA Ceferin e i tre club irriducibili sono pessimi, e non più di due giorni fa il leader della federazione europea aveva di nuovo usato parole di fuoco nei confronti delle tre società. Soprattutto se non dichiareranno definitivamente di avere abbandonato qualsiasi ipotesi della creazione di un nuovo campionato europeo alternativo. Cosa che al momento non è ancora accaduta.

Mauro Marchina

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