Sinisa Mihajlovic (Ansa)
Sinisa Mihajlovic, ennesimo colpo di scena dopo il ricovero: tifosi a bocca aperta. Il tecnico serbo è tornato a guidare gli allenamenti del Bologna in seguito alle dimissioni dell’ospedale
E’ tornato nel suo mondo, quello che gli regala emozioni da quasi quarant’anni, con l’entusiasmo e la determinazione di sempre. Su un campo di calcio Sinisa Mihajlovic si sente a suo agio come un papero si sente nel proprio stagno. Il tecnico slavo ha ritrovato il sorriso nel centro sportivo di Casteldebole, dove si è presentato poche ore dopo il ritorno a casa al termine dei 35 giorni di ricovero all’ospedale Sant’Orsola di Bologna.
Indossando nuovamente la tuta con i colori rossoblu e gli scarpini, Mihajlovic si è ripreso il suo ruolo da par suo, lasciando ancora una volta tifosi, osservatori e gli stessi dirigenti felsinei a bocca aperta.
Respirare l’odore dell’erba e l’atmosfera unica dello spogliatoio sono la medicina migliore per tornare alla vita con un rinnovato entusiasmo. L’ex difensore di Sampdoria e Lazio ha stupito tutti ancora una volta, nonostante le enormi difficoltà trovate per smaltire l’ultimo pesantissimo percorso terapeutico.
Ma il ritorno della malattia non ha fermato un leone con il carattere e la forza di Sinisa Mihajlovic che appena rimesso il naso fuori dall’ospedale si è precipitato a guidare l’allenamento dei suoi ragazzi. “Da quando sono stato ricoverato il sogno era ritornare in panchina. Dopo un mese essere tornato in campo è stato bellissimo. La salute ti fa godere la vita ma la malattia te ne fa comprendere il significato. Bisogna vivere minuto per minuto e non dare nulla per scontato“.
Parole splendide, profonde di un uomo che non si vuole piegare agli infidi sgambetti del destino. E che oggi in conferenza stampa ha fatto un annuncio da lasciare tutti a bocca aperta: “Voglio tornare subito alla normalità, domani sarò a Venezia con la squadra. Affrontiamo una squadra in difficoltà ma che farà di tutto per vincere“.
Sinisa Mihajlovic vuole rimanere al fianco del suo Bologna, per guidarlo in un’altra gara da onorare fino in fondo. La salvezza già conquistata non può essere un motivo valido per tirare i remi in barca. Bentornato, Sinisa!
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