Ancora una volta Aleksander Ceferin si dimostra quasi impietoso nei confronti del calcio italiano, delineando un quadro davvero pesante
Se non fossero bastate le frasi di alcune settimane fa nelle quali definiva “difficile” dare seguito alla candidatura dell’Italia all’Europeo 2032 a causa delle condizioni dei nostri stadi, Aleksander Ceferin insiste nella sua demolizione del calcio italiano.
Non è tanto questione di Superlega. Anche se l’iniziale adesione di Inter, Milan al progetto con la presa di posizione irriducibile della Juventus, ancora impegnata in una causa internazionale con la UEFA insieme a Barcellona e Real Madrid, non hanno aiutato.
Aleksander Ceferin, nel corso di una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport sulla possibilità di ritenere credibile la candidatura italiana all’Europeo 2032 taglia corto senza giri di parole: “Al momento in Italia non c’è nemmeno uno stadio che possa ospitare una finale di Champions League. È una situazione incredibile. A livello di candidatura, la Turchia è un avversario tosto”.
Il riferimento indiretto di Ceferin non è solo alla qualità dei nostri stadi. Ma anche alle polemiche che continuano a scatenarsi ogni volta che si parla di realizzazione dei nuovi impianti. Il caso di Milano è emblematico con San Siro per il quale da una parte si parla di ristrutturazione, da parte di demolizione ma senza che né il Milan né l’Inter al momento abbiano una valida alternativa.
La lite con la Juventus resta sul piatto. Ceferin e Andrea Agnelli erano amici, uno testimone di nozze dell’altro: “Con Andrea Agnelli non ci sono più rapporti, non ci siamo mai più sentiti. Con Florentino Pérez ho rispettato ogni protocollo: ero seduto accanto a lui per la finale di Champions e mi sono congratulato per la vittoria. Decisione della Corte Ue o meno, il progetto Superlega è tramontato. La Superlega è ridotta a tre persone che urlano e minacciano di portare in tribunale altre persone. Stop”.
La decisione della Corte UE sulla vicenda Superlega è attesa per la fine dell’anno. L’udienza sulla legittimità di competizioni esterne alla UEFA, che i tre club accusano di monopolio, è attesa per la fine dell’anno.
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