Nadal, la statistica mostruosa esalta i tifosi: solo lui nella storia. Lo spagnolo ha portato a casa un quarto di finale clamoroso contro Taylor Fritz
Nonostante l’infortunio agli addominali, il 22 volte vincitore di Slam è riuscito ad agguantare l’ennesima semifinale in un Major. La speranza di tutti è che sia al top contro Kyrgios.
Quello che è accaduto sul campo centrale di Wimbledon nel tardo pomeriggio di ieri è un evento che rimarrà nella storia del tennis. Il “vecchio” Rafa Nadal ha portato a casa una maratona di 4 ore contro il giovane Taylor Fritz, nonostante un infortunio agli addominali che lo tormentava quasi da inizio partita. Dopo aver perso il primo set, il fuoriclasse di Manacor si è accorto che qualcosa non andava nelle rotazioni del busto e in avanzamento. Una fitta al fianco destro e l’ingresso obbligato del fisioterapista. Smorfie, qualche movimento accennato e il suo box, con il padre in testa, che gli faceva segno di ritirarsi. Ma uno come lui non è tipo che molla, nemmeno di fronte a un problema simile. Stringendo i denti e cambiando stile di gioco ha trascinato il match al super tie-break del quinto, imponendosi alla fine per 10 punti a 4. Ovazione del pubblico e braccia al cielo per l’ennesima dimostrazione di forza, fisica e mentale.
Nadal in carriera ha dimostrato di essere un vero specialista delle maratone. Una statistica pazzesca lo vede infatti in testa alla graduatoria all time: match vinti oltre le 4 ore di gioco. In carriera lo spagnolo se n’è aggiudicato la bellezza di 23, con sole 9 sconfitte. Se estendiamo il discorso a tutte le partite finite al quito set, il suo ruolino parla di 26 vittorie e 13 k.o., considerando anche la Davis. Nel corso della sua lunghissima carriera solo tre tennisti sono riusciti a batterlo sulla distanza estrema, oltre le 4 ore di gioco: Djokovic, Muller e Verdasco.
Un saggio della sua costanza e determinazione lo avevamo avuto proprio in Italia, agli Internazionali di Roma, quando ancora 19enne battè Guillermo Coria nella finale del 2005 8-6 al quinto (rimontando dallo 0-3 nel set decisivo) dopo 5 ore e 14 minuti. L’anno dopo, sempre al Foro Italico, si ripeté con Roger Federer, imponendosi 7-5 al tie-break del quinto sempre abbondantemente oltre le 4 ore di gioco.
Nadal è stato protagonista anche della finale Slam più lunga della storia, giocata all’Australian Open, il 29 gennaio 2012. Perse dopo 5 ore e 53 minuti, 7-5 al quinto contro Novak Djokovic. Chissà che quest’anno i due non provino a ritoccare il record proprio a Wimbledon, in quella che appare l’ultimo atto più probabile all’All England Club. Prima però bisogna fare i conti con Norrie e Kyrgios.
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