Europei di atletica 2022, un big azzurro rinuncia: decisione ufficiale. A due settimane dal via delle gare arriva la notizia più triste
I fasti di Tokyo 2020 sono stati in paste spazzati via dai Mondiali di Eugene conclusi sei giorni fa anche se per l’atletica italiana sono arrivate splendide conferme e belle sorprese. Come l’oro di Massimo Stano nella 35 km di marcia, coma il bronzo di Elena Vallortigara nell’Alto.
Prossima tappa, gli Europei 2022 che inizieranno a Monaco di Baviera il 15 agosto nei quali l’Italia può pensare ad un bottino decisamente migliore a quello dei Mondiali. Ma ancora prima di diramare la lista ufficiale dei convocati, gli azzurri devono fare i conti con una rinuncia pesantissima, praticamente ufficiale.
Antonella Palmisano, dopo aver dovuto già dire di noi ai Mondiali americani per i problemi fisici che si trascina dalla scorsa primavera, non farà nemmeno in Germania. La marciatrice pugliese, oro a Tokyo 2020 nella 20 km, sarebbe stata sicuramente una delle stelle azzurre a Monaco. Invece dovrà già concentrarsi sulla prossima stagione, quella che culminerà nei Mondiali di Budapest ad agosto.
Il problema di cui soffre la Palmisano sarebbe già grave in un soggetto normale, ma per un marciatore diventa impossibile da affrontare. Per usare un linguaggio semplice, soffre di un disturbo muscolare che le fa ‘addormentare’ la gamba sinistra e se succedesse in gara sarebbe la dine.
Come ha spiegato lei stessa ai microfoni di Oasport, ha perso due mesi e mezzo, fino a metà luglio, senza praticamente allenarsi perché le era stata diagnosticata una displasia dell’anca. Poi si è spostata in quota, a Roccaraso, per riprendere la preparazione in vista degli Europei ma quando ha provato a forzare, il problema è tornato.
Così, nuovo consulto medico all’ospedale Rizzoli di Bologna dietro consiglio di un collega marciatore spagnolo. Qui è emerso che in realtà Antonella soffre di una fibrosi al nervo sciatico, una noia assolutamente da operare perché.la sua gamba non riceve gli impulsi nervosi corretti.
“Da una settimana non sento più dolori, ci ho sempre convissuto in carriera, avendo anche una soglia del dolore molto alta. Ma se mi si addormenta la gamba in gara è un macello perché non riesco a marciare, al massimo posso correre e mi squalificano”. Quindi meglio rinunciare e pensare direttamente al 2023.
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