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“Potrei farcela”, Egan Bernal torna in bici e pensa al futuro

Dopo il drammatico incidente di gennaio che poteva costargli la vita, Egan Bernal è tornato in bicicletta nel giro di Danimarca e pianifica le sue prossime gare

“Sono felice, ho passato un autentico calvario e sono contento anche solo di essere ancora vivo. Tornare in bicicletta e poter fare il lavoro che amo è il giusto coronamento di una vicenda brutta e difficile”.

Egan Bernal torna in bici a otto mesi da un drammatico incidente (Foto ANSA)

Sono le prime parole di Egan Bernal che può tornare a parlare di gare e di ciclismo scendendo dalla sua bicicletta dopo le prime tappe del Giro di Danimarca.

Egan Bernal, ritorno in anticipo

Il colombiano ha anticipato i tempi scegliendo proprio la corsa a tappe danese per mettersi alla prova in vista di quelli che saranno i suoi prossimi appuntamenti in una stagione che per lui è stata completamente rovinata. Il drammatico incidente in allenamento di gennaio, Bernal era finito contro un autobus a bordo strada, ha rovinato tutti i suoi piani.

Fatica, cicatrici e prudenza

Egan Bernal sorridente al rientro in una competizione agonistica (Foto ANSA)

Il suo fisico è duramente provato dalle operazioni: le cicatrici alle gambe, alla schiena e alle braccia per rimediare alle numerose fratture sono un segno indelebile. Ma ora Bernal può pensare al futuro: “Molti mi vorrebbero al Mondiale, manca poco e la trasferta è lunga. Ne parlerò con il CT e vedremo”. Ma le possibilità che Bernal sia al via del Mondiale di ciclismo che si corre a Wollogong, in Australia, sono davvero scarse.

Il programma del fuoriclasse colombiano predisposto dalla Ineos Granadier sarebbe invece quello di impegnarlo su un’altra corsa a tappe meno dura, il Giro di Germania, che inizia il 24 agosto. Per poi impegnarlo nelle classiche di fine stagione.

Gli organizzatori della Vuelta ancora pochi giorni fa speravano in una sua presenza al via di Utrecht, venerdì. Anche perché Bernal ha concluso i suoi allenamenti ad Andorra proprio con i ciclisti della Ineos Grenadier che partiranno per la classica a tappe spagnola. Ma il colombiano per quanto sia tornato in bici in anticipo e le sue condizioni siano buone preferisce fare le cose con calma: “Ho aspettato tanto, non c’è fretta. Le sensazioni sono buone, le gambe girano, il peggio è passato. Voglio essere prudente ed evitare confusione e cadute”.   

Mauro Marchina

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