Max Verstappen (LaPresse)
Max Verstappen, il paragone con un altro campione è sorprendente: “Sono uguali”. Dopo il bis iridato l’olandese è stato accostato ad un big del recente passato
Uno che di imprese mondiali se ne intende, Jenson Button, rivede in Verstappen il Vettel del 2011. All’epoca Sebastian sembrava imbattibile con la Red Bull e aveva annichilito anche la Ferrari di Alonso.
Il secondo titolo mondiale per Max Verstappen è arrivato matematicamente nell’ultimo week end a Suzuka. L’olandese a 25 anni si è potuto fregiare di un altro campionato, questa volta molto meno combattuto di quello dello scorso anno. Rispetto ai duelli con Hamilton, Leclerc e la Ferrari hanno potuto opporre resistenza solo nella prima metà della stagione. La Red Bull sta vivendo un momento di forma straordinaria, tanto da ricordare l’epopea che portò Sebastian Vettel a conquistare ben 4 titoli piloti consecutivi (e altrettanti tra i costruttori). Proprio in Giappone, nel 2011, il tedesco si aggiudicava il secondo alloro della carriera, come fatto da Max domenica. L’età è simile (24 anni Seb e 25 Max) così come il box di appartenenza. Il talento del figlio d’arte sembra però essere superiore rispetto all’ex pilota della Ferrari. A paragonarli è stato nelle ultime ore uno che li ha conosciuti entrambi, ovvero Jenson Button.
L’inglese, campione in Formula 1 nel 2009, ha parlato ai microfoni di Sky Sports.
“A Suzuka ho visto la stessa cosa nel 2011 con Sebastian Vettel e la Red Bull. Ha vinto il campionato, proprio in questo Gran Premio, oltre ad esser stato dominante tutto l’anno con il suo compagno di squadra che era lì, o quasi, più o meno come ha appena fatto Max“. Tra l’altro anche le quattro gare in anticipo con cui è arrivata la matematica del successo sono uguali.
A proposito di paragoni, c’è chi come Johnny Herbert, rivede in Verstappen le stigmate del grande Michael Schumacher, suo compagno di squadra ai tempi della Benetton.
“Michael ha plasmato l’intera squadra attorno a sé, tutti pensano e credono che sia il migliore in assoluto. Max mi ricorda Schumacher, perché è esattamente la stessa situazione, e diventerà sempre più forte. È questo che fa paura a tutti gli altri che cercheranno di batterlo“. La Ferrari è avvisata.
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