“Non volevo più vivere”, campione del mondo racconta la sua depressione: che dramma

Il dramma delle depressione raccontato dalle accorate parole di un fuoriclasse campione del mondo

La depressione è sempre di più un’emergenza globale e mondiale. Colpisce sempre di più le persone giovani, non fa sconti tra le classi sociali. E incide maggiormente nelle fasce medio-alte e nei paesi ricchi.

Campione Mondo Depressione
La depressione colpisce il 5% della popolazione nei paesi ricchi

Il calcio non fa eccezione. Sono sempre di più gli sportivi, e in particolare i calciatori, che hanno rivelato di avere sofferto di depressione.

Il campione del mondo e la depressione

L’ultimo a rivelare il suo dramma personale è stato nientemeno che Andres Iniesta. Campione mondiale ed europeo con la Spagna, protagonista assoluto di un Barcellona che ha dominato la scena internazionale per oltre un decennio. Iniesta da ormai quattro anni ha lasciato il calcio europeo per trasferirsi in Giappone con il Vissel Kobe.

Andres Iniesta e la sua confessione

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Andres Iniesta con la maglia dei giapponesi del Vissel Kobe (Foto ANSA)

Iniesta, come altri calciatori, ha parlato del suo dramma in modo estremamente sincero e personale nel corso di un podcast intitolato “The Wild Project”. La sua confessione è accorata e lascia senza parole: “Il momento migliore della giornata era quando prendevo le mie pillole e me ne andavo a dormire. Con il senno di poi posso tranquillamente dire che avevo completamente perso la voglia di vivere punto non provavo più nulla. Mi sono sentito sprofondare. La pressione era troppa e persino per una persona competitiva come me pensare di lottare contro una malattia del genere era davvero troppo….”

Iniesta aveva già confessato di aver sofferto di depressione, ma non era mai entrato nel dettaglio del suo disagio: “Parlarne è importante per se stessi ma soprattutto per gli altri. Sono felice che finalmente tanti professionisti parlino di disagio mentale e di depressione. È una malattia vera, come qualsiasi altra virgola non fa sconti a nessuno e può colpire chiunque. L’unica soluzione e chiedere aiuto, affidarsi ai professionisti e a cure farmacologiche adatte. a volte potresti conviverci per tutta la vita punto. Ma appoggio terapeutico e farmaci conviverci non significa esserne schiavo…”

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