Aurelio De Laurentiis, fulmine a ciel sereno: cattive notizie per il patron del Napoli

Aurelio De Laurentiis, fulmine a ciel sereno: cattive notizie per il patron del Napoli in queste ultimissime ore. 

Aurelio De Laurentiis sarebbe finito nel mirino dei pm per un episodio avvenuto anni fa e che riguarderebbe il calciomercato del Napoli. Il presidente del club azzurro già in altre occasioni era finito nel mirino degli inquirenti, più o meno per gli stessi motivi.

De Laurentiis durante la firma di contratti
De Laurentiis durante la firma di contratti (Foto Instagram)

E ne è sempre uscito pulito, con i reati ipotizzati che non hanno mai coinciso con la realtà dei fatti. La cosa del resto ha riguardato pure molte altre società di calcio. Il riferimento è alla emissione di false fatturazioni. Nel caso di Aurelio De Laurentiis i pubblici ministeri avrebbero individuato un preciso periodo di riferimento.

Lo fa sapere il quotidiano “La Repubblica”, che parla di false fatturazioni in merito ai rapporti intrattenuti con club e procuratori calcistici tra il 2009 ed il 2014.

I pm Danilo De Simone e Stefano Capuano avrebbero chiuso la loro requisitoria alla Procura di Napoli al cospetto del giudice Enrico Ciampaglia.

Aurelio De Laurentiis, perché è indagato: sentenza a febbraio

Ed i due imputano ad Aurelio De Laurentiis un episodio specifico, che riguarda l’acquisto dell’attaccante Emanuele Calaiò dal Siena. L’ex calciatore passò al Napoli nel corso del calciomercato invernale del 2013.

La documentazione relativa a quell’affare non sarebbe stata però prodotta nella sua completezza, cosa che avrebbe comportato l’evasione di 8mila euro di Iva. Questo è il caso in particolare che viene imputato a De Laurentiis, per il quale i pm hanno chiesto un anno di reclusione.

Per possibili episodi analoghi avvenuti prima del 2011 gli stessi pm hanno chiesto la prescrizione. Si attende la replica della difesa, e se la faccenda avrà eventualmente degli ulteriori sviluppi. Il 2 febbraio 2023 è in calendario la sentenza in primo grado.

De Laurentiis in testa si è sempre proclamato estraneo ai fatti che gli vengono contestati e ha parlato di montature. Al giudice l’ultima parola.

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