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Calcio

Disordini Napoli-Milan, De Laurentiis invoca la Thatcher ma sbaglia

Sono passate 48 ore dai disordini nella Curva B del Maradona durante Napoli-Milan e le polemiche non si sono arrestate. Alla base della mega rissa scoppiata nel settore più caldo del “tifo” azzurro, l’imposizione del presidente del Napoli De Laurentiis di non portare dentro l’impianto bandiere e striscioni se non preventivamente autorizzate. Un’imposizione che la curva del Napoli non ha gradito contestando innanzitutto prima della gara. Successivamente, all’interno e imponendo il silenzio anche ad altri spettatori nel settore, e scatenando la rissa.

NAPOLI, LE NUOVE REGOLE DI DE LAURENTIIS

Aurelio De Laurentiis aveva anticipato queste nuove norme all’indomani degli scontri prima di Napoli-Eintracht. Una scelta quella del Presidente per limitare e individuare i violenti. L’ingresso di bandiere e striscioni impone l’utilizzo della tessera del tifoso per ottenere l’autorizzazione. Una regola a cui le frange più violente non vogliono sottostare, per evitare di essere schedati all’ingresso nello stadio. Da qui, il ricatto verso De Laurentiis, le proteste fuori dall’impianto e il tentativo di lasciare la squadra senza tifo, imponendo il silenzio anche agli altri tifosi.
Dopo gli scontri di domenica sera, anche la Procura di Napoli si è mossa per tutelare Napoli e i suoi veri tifosi. Infatti, è stato aperto un fascicolo per violenza privata.

THATCHER, UN FALSO STORICO

Un ricatto a cui DeLa, giustamente, non vuole cedere come ha dichiarato oggi. Tuttavia, il presidente azzurro chiede che per arginare il problema dei tifosi violenti vengano riproposte le leggi applicare in Inghilterra tra la fine degli anni ‘80 e l’inizio degli anni ‘90. De Laurentiis però sbaglia citando le misure di sicurezza inglesi, attribuendole alla Thatcher. Il governo della Iron Lady aveva in realtà emanato leggi che non funzionarono, e del tutto uguali a quelle già applicate in Italia.
In realtà, furono le proposte del giudice Taylor, titolare delle indagini sulla strage di Hillsborough, a dare un cambio di passo alla sicurezza negli stadi. Oltre al falso storico, il fenomeno italiano non è paragonabile a quello degli hooligans e anche gli strumenti di controllo sono cambiate. Proporre disegni di legge simili a quelle degli anni ‘90, in un paese e una cultura diverse è impossibile nonché anacronistico. Il presidente De Laurentiis dopo 48 ore dai fatti non è in grado di approfondire le proprie proposte?

Stefano Francesco Utzeri

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