Vialli e Signorini, un “abbraccio commovente” che fa venire il groppo in gola

A Genova il calcio coincide soprattutto con le immagini di Signorini per il Genoa e di Vialli per la Sampdoria. Il loro ricordo è sempre vivo nella mente e nel cuore dei tifosi

Il giornalista Matteo Marani, direttore in passato del Guerin Sportivo e di Sky Sport 24, ha raccontato come nessun altro aveva mai fatto due bandiere del calcio genovese. Ed essendo lui assolutamente super partes, ha scelto come protagonisti rispettivamente un simbolo del Genoa ed uno della Sampdoria.

Signorini e Vialli raccontati da Matteo Marani, i simboli di Genoa e Sampdoria
Gianluca Signorini Gianluca Vialli (Foto Ansa) Sportitalia.it

Marani, bolognese e tifoso del Bologna, ha voluto raccontare le vite in campo di Gianluca Signorini e Gianluca Vialli. Stesso nome, stesso tragico destino. Signorini ha giocato nel Genoa per otto stagioni, dal 1987 al 1995, totalizzando più di 200 presenze.

Morì stroncato dalla SLA nel 2002 a soli 42 anni. Gianluca Vialli invece è stato una colonna della Sampdoria dal 1984 al 1992, contribuendo in maniera determinante a far vincere il primo ed unico scudetto al sodalizio blucerchiato. È scomparso all’Epifania del 2023 per colpa di una recidiva di un tumore tornato a tormentarlo dopo qualche anno.

Genova è Capitale europea dello Sport 2024 e non poteva esserci modo migliore per celebrare l’evento, con Marani che descrive i due grandi calciatori sulle pagine del Corriere dello Sport e di Tuttosport.

Signorini e Vialli, due signori del calcio come non ce ne sono più

Con Signorini e Vialli Genoa e Sampdoria hanno scritto anche le pagine migliori delle rispettive storie. L’ultimo scudetto del Grifone risale ancora al 1924, invece tra anni Ottanta e Novanta giunsero ottime posizioni di classifica ed anche la partecipazione alle coppe europee.

Signorini e Vialli raccontati da Matteo Marani, i simboli di Genoa e Sampdoria
Gianluca Vialli (Foto Instagram) Sportitalia.it

Lo stesso vale per la Samp, con lo scudetto e poi la finale di Coppa dei Campioni persa contro il Barcellona. Si parla molto anche del legame fortissimo che Vialli instaurò con Roberto Mancini, un rapporto durato fino all’ultimo giorno di vita del bomber di Cremona. L’ultimo successo insieme fu la conquista di Euro 2020 con il Mancio ct dell’Italia e Vialli suo stretto collaboratore.

E come dimenticare Signorini, “il Capitano”. Il Genoa ritirò il suo numero 6, che da allora non è mai più stato scelto da nessun altro rossoblu. La scelta di Marani di parlare di loro due è stata più che doverosa. In particolare il Genoa riconosce proprio in Signorini il suo giocatore più rappresentativo del passato.

E si che quei colori li hanno vestiti anche giocatori che ancora oggi hanno lasciato un grande ricordo, come Tomáš Skuhravý e John Van’t Schip. Ma Signorini è e resterà inarrivabile anche per quanto di simbolico incarnava.

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