Svelate le paure di Verstappen (LaPresse) - Sportitalia.it
Rivelate le paure del tre volte campione del mondo Max Verstappen: le sue parole non passano in secondo piano
A 26 anni domina la Formula 1 ormai già da tre anni, tanto quanti sono i titoli mondiali messi in bacheca. Max Verstappen è nato per vincere, é cresciuto sotto l’ala del padre Jos con questo obiettivo raggiunto in tre circostanze: quei tre campionati del mondo che il prossimo dicembre potrebbero diventare quattro.
La Formula 1 è nelle mani dell’olandese, su questo non ci piove, malgrado Ferrari, McLaren e Mercedes lottino per raggiungere i livelli della RB20, mattatrice anche quest’anno in quasi tutti i Gran Premi (escluso quello di Melbourne, Australia, vinto da Carlos Sainz) e sempre un passo in avanti rispetto alle altre monoposto.
Insomma, Max non vuole affatto fermarsi e le sue recenti dichiarazioni spiegano anche il motivo per il quale ci riesce con una certa facilità. Si tratta di un pilota sempre affamato e voglioso di vincere, e che non conosce la paura in pista.
Correre ad alti livelli è per lui facile oltre che naturale. Il suo segreto alla fine della giostra è uno soltanto: la personalità che mette in pista e che sembra proteggerlo come una robusta armatura. Non a caso l’olandese grazie al suo atteggiamento positivo riesce anche a mettere da parte i momenti difficili, che ci sono pur sempre stati nei suoi anni in F1.
Ad esempio, ha incassato senza fin troppi giri di parole la delusione del Gp australiano dove a causa di un problema ai freni ha dovuto abbandonare la pista anzitempo. In quel caso non ha tentennato minimamente accettando la fine della corsa e dando i giusti meriti a Sainz.
L’esempio di Melbourne è uno dei tanti, ma intanto è lo stesso Verstappen a dirci cosa gli fa più paura. Durante un’intervista ai microfoni di Sky Sport F1, il campione del mondo rivela di non temere nessuno (e questa non è una novità).
“Abbiamo fatto qualche modifica alla macchina ed è andato tutto bene“, ha detto Max riferendosi agli ultimi sforzi della Scuderia di migliorare la RB20. “Paura? Si, degli squali, dei serpenti e anche dei ragni. In pista però non ho paura di nessuno. Bisogna sempre cercare di dare il meglio: io ho rispetto per tutti e se anche loro avessero la miglior macchina potrebbero fare un lavoro fantastico. Ma io mi concentro su me stesso, cerco di divertirmi e di godermi la vita”.
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