PSG, ossessione infinita: manca programmazione. In finale ci va il Dortmund con merito

Un’altra delusione per il PSG: la formazione francese perde anche il ritorno della semifinale di Champions League, contro il Borussia Dortmund, e dice nuovamente addio ai sogni di gloria bramati da tempo e che ancora una volta si confermano una maledizione per chi ha speso tanto, spesso anche male, alla ricerca di un traguardo che però ha bisogno anche di altro e non solo di pedine pagate fior di milioni. A Parigi passa ancora il Dortmund, che in una stagione complicata in Bundesliga dimostra ancora una volta che una programmazione seria e concreta può essere un buon viatico per raggiungere qualcosa di apparentemente distante.

Perché se da una parte ci sono gli sceicchi che non hanno problemi e non ci pensano nemmeno tanto per staccare assegni milionari, dall’altra c’è una formazione che negli ultimi anni ha incassato tanto e ha avuto la fiducia di ripartire dal settore giovanile, dando pieno sostegno a giovani, da alcuni 2002 a 2004, che in poco tempo hanno dimostrato tutto ciò che si poteva dimostrare.

Da obiettivo a ossessione, Edin Terzic lo aveva dichiarato nella conferenza pre semifinale d’andata. Il PSG inciampa nuovamente in quello che da anni ormai è la missione dichiarata, Kylian Mbappé saluterà Parigi con molteplici titoli nazionali vinti ma senza alcuna soddisfazione europea. Da una parte c’è un progetto tecnico che fatica a evolversi, dall’altra c’è una programmazione concreta che ha dato giustamente i suoi frutti. E in finale, a Londra, ci andrà il Borussia Dortmund.

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