Dortmund-Real, finale da brividi. Da Reus e Terzic ad Ancelotti: quante storie nell’ultimo atto

Da una parte il Borussia Dortmund, dall’altra il Real Madrid: non senza sorprese, saranno la formazione tedesca e quella spagnola a giocarsi l’ultimo atto della massima manifestazione europea. Una gara che nemmeno all’apparenza potrebbe essere già segnata, perché se il Real Madrid ha ribaltato in extremis il Bayern Monaco con una doppietta di Joselu, il Dortmund ha sconfitto il PSG sia all’andata sia al ritorno, dimostrando di essere una squadra in netta crescita rispetto a un ultimo anno che comunque è stato turbolento. Soltanto un anno fa Edin Terzic era in lacrime per una Bundesliga sfumata all’ultima curva, mentre tra qualche settimana si giocherà il trofeo più importante da allenatore ci una squadra che ha fatto crescere tatticamente e d’esperienza. A Wembley, più di dieci anni fa, era in tribuna. Questa volta, invece, sarà un assoluto protagonista.

Il Real Madrid, invece, sembra avere il pass prioritario ogni anno, o quasi. I Blancos continuano ad avere una tradizione difficilmente paragonabile ad altre sintonie nel mondo del calcio: ieri prima il dramma, con la rete di Alphonso Davies, poi la gioia con la doppietta di Joselu. Dopo aver conquistato la Liga, la formazione di Carlo Ancelotti vuole nuovamente alzare il trofeo dalle grandi orecchie. Una finale che non è per nulla scontata, ma che porta con sé storia di calcio e di vita fantastiche: la finale di Champions sarà per Marco Reus l’ultima partita con la maglia del Dortmund, una motivazione in più per chiudere al meglio una grande storia d’amore.

Impostazioni privacy