Atalanta, Scamacca: “Soffrirò perché sarò in tribuna, ma i miei compagni sono carichi”

Conferenza stamp di vigilia per l’Atalanta che, domani sera all’Olimpico, affronterà la Juventus per l’ultimo atto della Coppa Italia. In conferenza stampa, prima di Gian Piero Gasperini, ha parlato il bomber dei nerazzurri Gianluca Scamacca. Il numero 99 nerazzurro è con la squadra a Roma anche se domani sarà assente per squalifica.

Quando vi siete resi conto di essere così forti e così squadra?
Dentro noi stessi abbiamo sempre saputo di avere un grosso potenziale e una grossa forza. Poi, pian piano, e partita dopo partita, crescendo di condizione e continuità, siamo riusciti ad esprimere il meglio“.

Quanto soffrirà a non poter giocare la finale domani?
Tantissimo. Sarebbe stata la prima finale della mia carriera… Però sono qui per incitare e stare vicino ai miei compagni, di questo sono molto contento. Il gruppo è la prima cosa, li spingerò dalla tribuna“.

Spalletti ha detto che rinunciare a lei ora è difficile.
Queste parole fanno piacere e sono ancor più da stimolo per continuare a far bene. Il mio obiettivo è sempre stato fare bene con l’Atalanta e magari riuscire a scrivere la storia di quest’anno“.

Si aspettava di stare così bene e così in forma in questa fase della stagione?
A Bergamo sto proprio bene, non solo fisicamente. Non mi sono mai trovato così bene a 360 gradi in una squadra“.

Come vede l’Atalanta senza Scamacca?
La squadra sta bene, vedo i miei compagni carichi e motivati. Sono sicuro che daranno il massimo per portare a casa la partita di domani“.

Come si affronta la pressione mentale che c’è in questi appuntamenti?
Purtroppo non posso rispondere perché domani sarò in tribuna. Però penso ci sarà la giusta tensione, che quando scendi in campo trasformi in energia“.

C’è stato un momento in cui ha sentito di essere riuscito a fare “click” e hai cambiato ?
Non so, quando entri in campo nessuno vuole far male o non aiutare la squadra. Semplicemente c’era bisogno di tempo, di continuità e di lavoro costante. Anche l’esclusione dalla Nazionale forse mi ha ulteriormente motivato, ma la motivazione è sempre stata alta e alla base di tutto“.

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