Antonelli in Ferrari, terremoto in F1 dopo l'annuncio (Screen Youtube Sky Sport F1) - Sportitalia.it
Il grande talento bolognese al volante della ‘Rossa’ di Maranello: “Un pilota italiano con una macchina italiana. Punto di riferimento per i giovani”
Aumentano gli elogi, i paragoni e dunque anche le pressioni su Andrea Kimi Antonelli, l’astro nascente della Formula 1. Il neanche ventenne ha già conquistato tutti dopo i primi quattro Gran premi del Mondiale 2025, con il pilota bolognese che si è già messo in tasca 30 punti.
A proposito di pressioni, il classe 2006 non sembra accusarle troppo. A Suzuka è arrivato sesto al traguardo, davanti a quell’Hamilton del quale ha raccolto il testimone in Mercedes. In Giappone è stato anche in testa alla gara, diventando così il pilota più giovane della storia al comando di una corsa. Antonelli ha battuto di tre giorni il record strappato da Verstappen a Barcellona nel 2016.
Per Antonelli non si può che prevedere un futuro luminoso, alla guida di una grande macchina col massimo rispetto che si deve alla Mercedes attualmente seconda nella classifica Costruttori, dietro ovviamente la McLaren che domina anche quella piloti con la coppia Norris-Piastri.
Il Presidente della Formula 1, Stefano Domenicali, spera di vederlo al volante della Ferrari del quale è stato elemento di spicco per tanti anni: “Sarebbe un pilota italiano con una macchina italiana – le sue parole a ‘La Politica nel pallone’ per ‘Gr Parlamento – C’è bisogno di un pilota che, soprattutto nel mondo di oggi, rappresenti una figura di riferimento per il mondo giovanile, quindi sarebbe veramente bello. Credo però che Toto Wolff non sia così d’accordo in questo momento”.
Il boss della Mercedes lo scelse come pilota del team di Formula 1 l’estate di un anno fa, quando Antonelli non aveva ancora compiuto diciotto anni. Gli comunicò la grande notizia attraverso una video-call.
Con le sue parole, Domenicali dimostra di essere stato letteralmente stregato dal talento e dalla personalità di Antonelli: “È un ragazzo straordinario, con valori che mi piacciono molto. Dobbiamo farlo crescere”.
“Vederlo entrare nel paddock con la famiglia e la sorellina mano nella mano, ci dà una dimensione romantica dello sport, e poi quando tira giù la visiera va forte – ha evidenziato Domenicali esaltando anche la semplicità del giovane pilota Mercedes – Prima di equipararlo a qualche campione credo sia giusto aspettare, ma la certezza è che diventerà un protagonista del nostro mondo“.
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