Lautaro Martinez, attaccante Inter
Manca soltanto la finale di Champions League e, oltre a capire chi alzerà la coppa dalla grandi orecchie, c’è grande attesa anche per conoscere chi vincerà la classifica marcatori. Lautaro Martinez è ancora in corsa ma servirà una prestazione clamorosa in finale.
13 gol: Guirassy, Borussia Dortmund
13: Raphinha, Barcellona
11: Kane, Bayern
11: Lewandowski, Barcellona
9: Lautaro Martinez, Inter
8: Dembele, PSG
8: Vinicius Junior, Real Madrid
8: Haaland, Manchester City
7: Mbappé, Real Madrid
7: Pavlidis, Benfica
7: David, Lilla
7: Alvarez, Atletico Madrid
6: Gyokeres, Sporting
6: Saka, Arsenal
6: Griezmann, Atl. Madrid
6: Wirtz, Bayer Leverkusen
6: Gimenez, Feyenoord/Milan
5: Olise, Bayern
5: Adeyemi, Borussia Dortmund
5: Rodrygo, Real Madrid
5: Yamal, Barcellona
5: Lookman, Atalanta
4: Havertz, Arsenal
4: De Ketelaere, Atalanta
4: Pulisic, Milan
4: Vlahovic, Juventus
4: Kokcu, Benfica
4: Akturkoglu, Benfica
4: Rogers, Aston Villa
4: Thuram, Inter
4: Calhanoglu, Inter
4: Nuno Mendes, PSG
4: Rice, Arsenal
4: Gittens, Bor. Dortmund
4: Salah, Liverpool
4: Sesko, Lipsia
4: Maeda, Celtic
Intervista ai canali ufficiali dell’Inter, per il centrocampista, Nicolò Barella che in vista della finale contro il PSG ha dichiarato quanto segue. “Oltre alle vittorie, quello che conta è il percorso. E penso che questa società sia tornata dove merita, non grazie a me, che ho solo cercato di aggiungere il mio pezzettino. Il 31 maggio ci sarà la seconda finale in tre anni, vuol dire tanto per noi, è un orgoglio. Cercheremo di cambiare il finale. Sicuramente sono meno istintivo in determinate situazioni, ho limato dei lati del mio carattere grazie al mister e ai compagni che mi hanno aiutato tanto. Posso solo ringraziarli, mi fa piacere che questa cosa si veda anche fuori. Non so se sia il momento migliore della mia carriera, ma sabato cercherò di trovare la mia miglior versione”.
Il momento che si porta nel cuore di questa Champions: “Non una mia giocata, sicuramente il gol di Acerbi è stato quello che ci ha fatto credere alla rimonta (col Barcellona, ndr) e alla finale. Poi ce ne sono stati di importanti, quello è stato il più emozionante. Poi grazie a Davide (Frattesi, ndr) siamo arrivati a giocarci la finale. Il lavoro di squadra è la cosa più importante, è la cosa che ci ha sempre contraddistinto”.
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