Calcio

Marotta: “Chivu seconda scelta? Niente di più falso. Su Lookman dico che…”

Giornata di nuovo inizio per l’Inter. Sta intervenendo in conferenza stampa il presidente dei nerazzurri Beppe Marotta: “Buongiorno a tutti, siamo ai nastri di partenza di una nuova stagione, quella vecchia è appena terminata ma il calcio moderno è così. Volevo evidenziare il breve percorso recente che equivale al ciclo Inzaghi: in Italia siamo quelli che hanno vinto di più con 7 titoli, quelle che ha conseguito più punti in Serie A e che ha partecipato con continuità alla Champions League, cose che i nostri competitor non hanno fatto. È quella che ha conseguito il diritto di arrivare a due finali di Champions, un traguardo storico e difficili. Sono dati significativi di un percorso e di un lavoro che si è contretizzato nell’ultima stagione con 63 partite ed è coinciso con l’arrivo di una nuova proprietà che anche oggi è presente nella persone di Raph”.

Ancora Marotta: “Una presenza continua, che ci ha dato una grossa mano ma in un modo silente: non avete visto interviste, ma Oaktree è una presenza continua e lungimirante. Spesso i fondi vengono catalogati in modo negativo, in realtà anche la fase progettuale è una cosa molto ambiziosa, da grande club”.

Su appiano Gentile

“Siamo nel sito che è quello di Appiano Gentile dove sono stanziati investimenti nuovi, sono in corso dei lavori: questoo è il nostro cuore pulsante e Oaktree ha risposto alle nostre solecitazioni, dando il loro apporto per ammodernare questo centro. Andremo a fare un intervento anche a Interello, dove verranno svolti lavori importanti. La proprietà tiene molto alla sviluppo e al valorizzare la nostra azienda. È a cuore dell’Inter e di Oaktree anche il nuovo stadio. Tornando ai tempi sportivi, abbiamo concluso una stagione arrivando in fondo in tutte le competizioni: abbiamo perso la finale di Champions, siamo arrivati secondi per un centimetro e oggi dobbiamo cercare di colmarlo”.

Sulle ambizioni dell’Inter

“Ma arrivare lì è molto difficile, si è raggiunto un traguardo importante. Oggi ripartiamo con le stesse ambizioni, l’Inter ha una storia e un palmares da difendere: è inutile asconderci dietro frasi gratuiti come ‘dobbiamo arrivare tra le prime quattro’. Noi vogliamo vincere ed è l’obiettivo di tutti. Il nuovo ciclo parte con un nuovo allenatore come Cristian Chivu. Si è letto che era una soluzione di rincalzo, una seconda scelta: niente di più falso. Quando con Oakrtree abbiamo delineato il modello di squadra da costruire, abbiamo cercato di individuare il profilo”.

Sulla formazione U-23

“Accanto alla prima squadra abbiamo varato anche l’Under 23 che è affidata a Stefano Vecchi. C’è la grandissima soddisfazione di aver affidato prima e seconda squadra a due allenatori che vengono dal settore giovanile e hanno vinto titoli con i giovani. L’Under sarà una fucina di giovani talenti. La squadra per ora si allenerà ad Interello e speriamo presto però che si possano allenare qui sulla prima squadra. Ci tengo a sottolineare anche il percorso dell’Inter Women che giocherà la Champions League, siamo attenti a tutto. Siamo una società all’avanguardia anche dal punto di vista della sostenibilità”.

Come volete puntellare la rosa? Ci aggiorna sulla questione Lookman?
“Se una squadra come la nostra + arrivata dove è arrivata significa che all’interno ha dei valori oggettivi molto importanti, valori che anche il mister poco fa ha riconosciuto come determinanti. L’allenatore è importante, ma i giocatori sono altrettanto importanti. Significa anche che l’Inter oggi annovera nella gran maggioranza dei campioni di giovani interessanti, ma soprattutto con i giocatori, anche datati, che però rivestono un ruolo importante. E questa è stata la prima fase. La seconda fase, l’ho detto io in premessa, con la nuova proprietà abbiamo deciso di sviluppare un nuovo modello e nuovo modello significa abbassare l’età media e di fare investimenti mirati con profili giovani che possono rappresentare il presente, il futuro e che possono anche rappresentare e poi incrementare quello che è oggi un’analisi di bilancio importante, cioè il patrimonio. Il valore patrimoniale lo avevamo perso negli ultimi anni, ma questo aspetto lo stiamo recuperando con investimenti mirati che ci hanno concesso di fare. Il mercato ha ancora la sua vita per un mese: non nascondo che Lookman sia un elemento importante, sia che su indicazione dell’aria tecnica e quindi anche dell’allenatore. È un giocatore che certamente non scopriamo noi, penso che sia nel taccuino di tutti i giocatori sportivi, non solo italiani, ma anche europei, ma comunque oggi è un giocatore dell’Atalanta. L’Atalanta ha il massimo rispetto e ci mancherebbe che noi dovessimo fare azioni di ostruzionismo: abbiamo un rapporto ottimo con la famiglia Percassi e con la nuova proprietà. Non nascondo che con Luca Percassi qualche parola l’ho scambiata e mi pare che fa parte della logica, bisogna sempre alzare l’asticella. E anche le richieste: non avere paura di chiedere i giocatori bravi e quindi questo è quello che posso dirvi. Poi cosa succederà è prematuro, ma rientra in quei giocatori che nel taccuino dell’allenatore, di Ausilio, di Baccin, mio e della proprietà esiste ed è vero”.

Niccolo Anfosso

Giornalista pubblicista nato nel 2000. Laureato con il massimo dei voti in Scienze della comunicazione. Cresciuto a pane, sport e libri. Alla continua ricerca della perfezione.

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