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All’età di 34 anni, dopo stagioni travagliate dal punto di vista fisico e dopo aver concluso l’avventura al Milan, Alessandro Florenzi ha deciso di dire basta. Non giocherà più a calcio a livello professionistico. L’annuncio questa mattina tramite i suoi canali social. Il giocatore ex Roma, Crotone, PSG, Valencia e Milan ha salutato il calcio dedicando un lungo messaggio al “pallone”, definendolo amico. Un messaggio da brividi che spiega perfettamente il legame tra un calciatore e il gioco del calcio. Un legame fortissimo che comincia fin da bambino e non lo abbandona mai, anche quando diventa un lavoro.
“Grazie di tutto, amico mio ⚽️❤️
Mi hai insegnato ad amare tutti i tifosi, dal primo all’ultimo senza eccezione. Ognuno di voi mi ha spinto a migliorare e ognuno di voi mi ha aiutato a risollevarmi dalle cadute che fanno parte di questo sport come della vita: vi sono davvero grato.
Voglio ringraziare ogni compagno, allenatore, componente dello staff e dirigente, tutti nessuno escluso: giorno dopo giorno il vostro supporto e la vostra professionalità mi hanno permesso di crescere come uomo e come calciatore.
Ringrazio te, Ale, per aver visto qualcosa di speciale in quel piccoletto in mezzo al campo 17 anni fa. Tu e la famiglia della WSA siete stati, siete e sarete sempre una parte essenziale della mia vita, non solo calcistica.
Voglio ringraziare infine tutti coloro che mi hanno accompagnato in questo lungo viaggio, in particolare tutte le persone che lavorano silenziose dietro le quinte: ognuno di voi ha lasciato un segno dentro di me. Senza di voi non sarei la persona che sono oggi.
Grazie ancora, amico mio: oggi ci salutiamo ma tu farai sempre parte di me“.
Dopo la fine del campionato, per Alessandro non erano mancate le offerte: prima dalla Turchia, poi dalla Spagna, con Siviglia e Valencia interessate a riportarlo in Liga, dove aveva lasciato un segno positivo. Lo svincolo dal Milan lo rendeva un’occasione appetibile, ma l’ex difensore ha preferito prendersi tempo per riflettere. A luglio la decisione definitiva: appendere gli scarpini al chiodo. Una scelta dettata non da mancanza di opportunità, ma dalla convinzione che fosse il momento giusto per chiudere, senza rincorrere contratti di fine carriera. Alessandro ha deciso di farlo a modo suo, lontano dai riflettori: l’ultima partita non in uno stadio gremito, ma su un campo in terra, accanto a ragazzi che giocano solo per passione. L’occasione è stata speciale: il campetto dedicato a Francesco Valdiserri, il giovane 18enne tragicamente scomparso nel 2022 in un incidente. Un addio semplice, autentico, coerente con lo spirito che lo ha accompagnato per tutta la carriera.
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