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Professionalità e cultura del lavoro: ecco la nuova Roma “gasperiniana”

La Roma vince e continua a convincere. I giallorossi hanno battuto 2-0 il Verona nella quinta giornata di campionato, portandosi in vetta alla classifica insieme a Milan e Napoli. Nonostante le fatiche europee dopo la vittoria in trasferta sul campo del Nizza, la formazione di Gian Piero Gasperini ha dimostrato di aver assorbito la fatica, portando in campo una prestazione di quantità, più che di qualità. Che comunque non è mancata. Perché una delle tante differenza tra la vecchia Roma e la Roma di Gasp è proprio questa.

Gian Piero Gasperini (ANSA Foto) – Sportitalia.it

Maglia sudata, non soltanto più una metafora

I tifosi giallorossi, per restituire tutto l’amore che danno, chiedono soltanto una cosa: la maglia sudata. E per la prima volta dopo anni questa metafora sta diventando sempre di più realtà. Gasperini non era atteso da un compito facile e questa non è una scoperta, nonostante gli anni stupendi a Bergamo – con tutto il rispetto – la missione romana nascondeva, ma nemmeno tanto, ostacoli maggiori. Perché la pressione dei e sui Friedkin, dopo molteplici sforzi economici, era al massimo. E perché l’obiettivo da raggiungere, la qualificazione alla prossima Champions League, non può essere più rimandato. E questa Roma ci crede.

Gasperini ha portato a Roma la cultura del lavoro

Ci crede e gioca, gioca credendoci. Gasperini ha avuto l’umiltà di arrivare a Roma senza etichette ma con quella cultura del lavoro che ha fatto diventare una squadra quasi anonima in un big del nostro calcio, l’Atalanta. Come Gasperini ha rispettato un ambiente rappresentato da molteplici sfumature, così i calciatori si sono messi a disposizione di un allenatore che, a distanza, hanno imparato a conoscere. Dall’interno è tutta un’altra cosa, ed ecco che i metodi gasperiniani stanno portando i primi frutti.

Dal caos alla serenità: un ambiente rivoluzionato

Cinque giornate sono davvero poche per addentrarsi in giudizi totali, ma è chiaro che questa Roma ha quella fiducia che nell’ultimo anno è mancata. Gasperini ha portato quella severità e serenità professionale che servivano a un ambiente caotico come era quello giallorosso. E anche pedine che sembravano perse, da Mario Hermoso a Lorenzo Pellegrini, stanno avendo un’altra possibilità. E qui l’ennesimo gol del Gasp, quella richiesta di accettazione collettiva sul reintegro di Pellegrini, a dimostrazione di come tutti devono remare dalla stessa parte. Perché questa squadra, dopo aver navigato in acque mosse, ora sta seguendo con costanza e criterio un condottiero che ha riportato serenità all’intera flotta.

Federico Calabrese

Federico Calabrese, classe 2000, è un giornalista pubblicista. In libreria è uscito con “Volare libero”, l’autobiografia di Gianluca Pagliuca e con “Istinto puro”, l’autobiografia di Sébastien Frey.

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