Milan-Como a Perth, Maignan si allinea a Rabiot: “È una follia”(LaPresse) - sportitalia.it
Milan-Como a Perth non smette di far discutere e creare polemiche. Soprattutto in casa Milan. Anche oggi, dal ritiro della Francia, è stato Mike Maignan a tornare sull’argomento in maniera molto chiara.
In conferenza stampa, alla vigilia della sfida della sua Francia contro l’Islanda, Maignan è andato in conferenza stampa con il CT Deschamps. L’occasione è speciale perché Mike, in assenza di Kylian Mbappé, sarà capitano della formazione transalpina nella gara di domani valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026. Maignan, tra i veri temi su cui è stato incalzato, ha parlato anche del Milan ed in particolare della storica decisione della Lega Serie A di spostare la gara col Como a Perth. Una iniziativa commerciale, favorita anche dall’indisponibilità di San Siro per le Olimpiadi invernali, che è stata accettata con riluttanza dalla UEFA. E soprattutto crea un brutto precedente che, anche il suo compagno Adrien Rabiot ha definito assurdo.
”Sono pienamente d’accordo con Adrien – dice il portiere rossonero dal ritiro della Nazionale francese –. Oggi si pensa molto all’aspetto economico e si dimenticano altre cose altre cose importanti. È una partita di Serie A. Non capisco perché si giochi all’estero. Noi (Milan, ndr) abbiamo obiettivi importanti e invece perdiamo la possibilità di giocare una partita in casa”.
Le parole fanno eco a quelle del compagno di Nazionale e di squadra, Rabiot che, solo pochi giorni fa, era stato altrettanto critico sulla scelta. “Milan-Como a Perth – aveva detto il compagno di squadra di Maignan – è totalmente assurdo. Si parla di calendari e della salute dei calciatori e questo è assurdo. Pazzesco fare tanti chilometri per giocare una partita tra due squadre italiane”.
Una critica quella dell’ex centrocampista di OM e Juventus che, peraltro, aveva provocato la dura reazione dell’AD della Serie A De Siervo. Il dirigente della Lega aveva sostanzialmente detto che i calciatori non avevano voce in capitolo perché i campionati pagano i loro stipendi. Ma quello di Maignan è solo il secondo endorsement per la critica di Rabiot. Anche Maurizio Sarri, ex allenatore del centrocampista alla Juve, gli aveva dato ragione: “Adrien ha ragione: i soldi non giustificano tutto”.
La decisione della Lega di Serie A non ha trovato il parere contrario dei singoli calciatori. Milan-Como a Perth, in Australia, non piace a nessuno: l’Aic e l’associazione dei calciatori francese si erano già allineate alla posizione di Rabiot, sostenuta ora anche da Maignan.
E a questo punto non è da escludere anche che organismi più importanti possano far sentire la propria opinione contraria. Vedi, magari, il FifPro, il sindacato mondiale dei calciatori.
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