Igor Tudor saluta la Juventus
Igor Tudor non è più l’allenatore della Juventus. Il tecnico paga le ultime, deludenti prestazioni. L’ufficialità è arrivata dal club tramite un comunicato. Ecco chi è in pole per sostituirlo.
La Juventus saluta Igor Tudor. Il tecnico paga gli ultimi deludenti risultati, la vittoria non arriva da ben 7 partite e la sconfitta di ieri sera contro la Lazio è stata il punto finale all’esperienza di Tudor sulla panchina bianconera.
In attesa di sciogliere le riserve su quello che sarà il prossimo allenatore della Juventus, a prendere il posto di Igor Tudor come traghettatore dovrebbe essere Massimo Brambilla dell’Under 23. I nomi in pole per il definitivo successore sono Luciano Spalletti e Roberto Mancini, attenzione anche a Raffaele Palladino per quella che sarà una soluzione da valutare attentamente.
L’avventura di Tudor alla Juventus era iniziata anche bene. Tre vittorie nelle prime tre gare stagionali: il 2-0 casalingo contro il Parma, poi la vittoria esterna di misura contro il Genoa fino al pirotecnico 4-3 contro l’Inter. Da quel momento in poi, i bianconeri sono calati: cinque pareggi consecutivi, contro Dortmund, Verona, Atalanta, Villarreal e Milan. Fino alle ultime tre sconfitte contro Como, Real Madrid e Lazio.
La Juventus perde di misura contro la Lazio e continua il suo periodo negativo. Nel post partita, Alessandro Del Piero ha analizzato in maniera critica il momento dei bianconeri, scontrandosi anche con Beppe Bergomi sulla differente visione di veduta sulla forza dell’Inter. Ecco cos’è successo.
Dopo la sconfitta di misura allo stadio Olimpico, contro la Lazio, la Juventus è stata travolta da un vortice di polemiche e contestazioni. Durante il classico salottino a Sky Calcio Club, Alessandro Del Piero ha analizzato in maniera dura lo stato di forma ed emotivo dei bianconeri. Ecco le sue parole chiarissime sul momento che sta passando la squadra bianconera.
Questa l’analisi di Del Piero: “Oggi la Juventus non ha un problema di allenatore, ha un problema più complesso di come è strutturata la squadra, di come si sono amalgamati, di come stanno rendendo, di risultati che ti affossano. C’è una complessità di cose. La squadra era viva, non ha demeritato. Il risultato era giusto, a Madrid ha fatto bene. A Como ha avuto un momento così magari. Non penso che con un altro allenatore questa squadra vinca il campionato. Non ha ancora 11 titolari, al di là di due o tre elementi, gli altri hanno sempre fatto più fatica e quindi sei costretto anche a mettere altri calciatori. Ma non c’è un titolare inamovibile, non si può incolpare solo l’allenatore”.
Arriva poi uno scontro tra Del Piero e Beppe Bergomi, sulla differenza tra “bravura” e “forza” in riferimento all’Inter. Derby d’Italia anche tra opinionisti. Parte l’ex Juventus: “Mi dispiace Beppe, ma l’Inter è la più forte da 4 anni. E io continuo a dirlo. Bergomi risponde così: “E come mai l’Inter non vince uno scontro diretto? Non è che se alzi la voce e urli il tuo pensiero ha più valore del mio, rispetta anche quello che dico io. L’Inter è la più brava, non la più forte. E i risultati dicono che ho ragione io”.
Ancora Del Piero: “Zio, ho un’opinione diversa. L’Inter è la squadra più forte in tutti questi anni per i giocatori che ha, poi è stato bravo Inzaghi, la società, tutto quello che vuoi. Altre squadre hanno necessità, l’Inter no”. Bergomi conclude così: “Ma perché le altre squadre cosa hanno di meno? Napoli, Milan hanno più fisicità”.
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