Christian Chivu (a sinistra) allenatore dell'Inter e Ivan Juric (a destra) allenatore dell'Atalanta. Stasera impegnati in Champions League
Olympique Marsiglia (4-2-3-1): Rulli; Pavard, Egan Riley, Aguerd, Murillo; Vermeeren, Hojberg; Greenwood, Gomes, Paixao; Aubameyang. All. De Zerbi.
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Djimsiti; Zappacosta, Ederson, Pasalic, Zalewski; De Ketelaere, Lookman; Krstovic. All. Juric.
Stasera alle 21 ci sarà la sfida che l’Atalanta affronterà al Velodrome contro il Marsiglia. Per Roberto De Zerbi, tecnico dei francesi, sarà una partita particolare: il motivo lo spiega lui stesso, infiammando la vigilia. E spunta un retroscena sul tatuaggio…
Appuntamento a stasera 5 novembre, alle ore 21: l’Atalanta fa visita al Marsiglia nell’infuocato stadio Velodrome. Non bastasse la difficoltà oggettiva di questa sfida, per la squadra di Ivan Juric ci si mette anche il tecnico avversario, Roberto De Zerbi. Nella conferenza stampa della vigilia infatti l’allenatore italiano si è lasciato andare ad alcune dichiarazioni che hanno infuocato la sfida, facendo capire quanto ci tenga, anche a livello personale, a sconfiggere i bergamaschi. Il motivo? Lo spiega lui stesso. E spunta anche un retroscena su un presunto tatuaggio riguardante la Dea.
Nella conferenza stampa della vigilia della sfida fra il Marsiglia e l’Atalanta, il tecnico della squadra francese, Roberto De Zerbi, ha spiegato il motivo per il quale per lui non è una sfida come un’altra. Al di là dell’importanza intrinseca della gara di Champions infatti, De Zerbi spiega: “Giocare contro un’italiana è sempre un’emozione diversa, mi è già successo con lo Shakthar e il Brighton contro Inter e Roma. Affrontare l’Atalanta però per me che sono bresciano è un’emozione diversa: è come se fosse un derby“.
Il Marsiglia arriva all’appuntamento dopo la vittoria sofferta contro l’Auxerre in campionato, risultato che lo mantiene al secondo posto in Ligue 1 a due punti dal PSG. In Champions, invece, i francesi hanno un punto in meno dell’Atalanta grazie al successo interno sull’Ajax.
Poi De Zerbi ha spiegato il motivo della sua rivalità con l’Atalanta, da bresciano: “Io sono nato a cento metri dallo stadio e quando c’era la partita si passava tutta la settimana a pensare solo a quello. La differenza è che l’Atalanta ha sempre avuto società e presidenti importanti, noi siamo stato sfortunati”. Nel corso della conferenza stampa poi emerge un retroscena. Un giornalista infatti gli chiede se è vera la voce che riguarda la sua scelta di farsi un tatuaggio che riguarda proprio la sua rivalità con l’Atalanta. A questo punto, De Zerbi va in dribbling: “A questa domanda rispondo dopo… Però resta una partita di Champions da giocare per bene”.
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