Comincia a essere davvero inquietante il numero di atleti sospesi o squalificati per doping: esclusa la delegazione russa siamo a oltre 100 atleti 
Ancora un caso di doping alle Olimpiadi, ed è clamoroso considerando il fatto che si tratta di uno degli atleti superfavoriti per la gara di sollevamento pesi: è Fernando Reis, finalista sia a Londra 2012 che a Rio 2016.
Olimpiadi, ancora un caso di doping
Il brasiliano, che sarebbe dovuto partire nelle prossime ore per Tokyo è stato sospeso dopo un riscontro di positività nelle sue analisi ematiche effettuate nello scorso mese di giugno.
Stando a quando è stato confermato anche dal comitato olimpico brasiliano, Reis è stato escluso dalla delegazione verdeoro e non sarà sostituito. Le analisi dell’atleta, iscritto alla categoria per gli atleti oltre i 109 kili, sarebbe risultato positivo all’ormone della crescita.
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Fernando Resi, positivo all’ormone della crescita
Reis, 31 anni, era considerato uno dei grandi favoriti. L’atleta brasiliano, quinto a Rio, era campione dei Giochi Panamericani in carica, medaglia d’oro delle ultime tre edizioni consecutive, bronzo anche agli ultimi Mondiali. Quando a Reis è stato comunicata la sospensione, l’atleta stava allenandosi. Doveva andare a preparare la valigia di lì a poco.
Informato, è scoppiato in lacrime: il suo avvocato Marcelo Franklin parla di errore: “Contiamo di poter dimostrare in tempo utile la sua innocenza – dice il legale – negli ultimi sei mesi Fernando ha subito ben 10 controlli, tutti negativi e senza problemi”.
Paradossalmente Reis aveva vinto il bronzo mondiale nel 2018 dopo la squalifica dell’uzbeko Djangabaev sospeso dopo qualche mese per una positività riscontrata proprio in quello stesso mondiale.
Tanti gli atleti russi, sospesi e squalificati in blocco per doping. Ma parla di almeno altri cento atleti tra Olimpiadi e Paralimpiadi di altri paesi. Tutti sospesi perché positivi alle sostanze dopanti.
