L’ultimo Gran Premio di Formula 1 continua a far discutere e ora è arrivata anche l’ammissione della Mercedes. Le parole degli ingegneri 
Il Gran Premio di Silverstone passerà sicuramente alla storia come uno dei più emozionanti e dei più polemici della storia recente della Formula 1. La lotta tra Hamilton e Verstappen si è infiammata dopo l’incidente avvenuto alla Copse e la conseguente vittoria del britannico, che ora ha ridotto notevolmente la distanza in classifica dall’olandese.
Le discussioni non hanno coinvolto solo i due piloti in lotta per il mondiale, ma anche le due scuderie con la Red Bull che ha accusato la Mercedes di aver fatto pressioni sui commissari per ridurre la penalità. Ed ancora, la decisione della bandiera rossa ha favorito nettamente il team di anglo-tedesco, così come ammesso dallo stesso ingegnere Mercedes Andrew Shovlin.
Shovlin, oltre a spiegare che senza la bandiera rossa Hamilton avrebbe dovuto ritirarsi, ha parlato anche di altri dettagli in una recente intervista a Motorsport.com.
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Formula 1, Andrew Shovlin ammette: “Prima di Silverstone eravamo disperati”
L’ingegnere Mercedes, infatti, ha ammesso che la scuderia era sotto una pressione incredibile prima dell’inizio del Gran Premio di Silverstone: “Eravamo disperati. Dimostrare a noi stessi di poter lottare ancora per il campionato risulta estremamente rassicurante”.
Secondo il tecnico gli aggiornamenti portati a Silverstone sono stati davvero importanti per dare alla W12 la possibilità di tornare a tener testa alla Red Bull. La conferma è arrivata anche da James Allison: “Abbiamo portato in pista un buon update e siamo molto soddisfatti dei progressi compiuti nel corso dell’ultimo fine settimana. Il nuovo pacchetto ci ha permesso di ridurre la forbice prestazionale sulla Red Bull, fattore che ha reso molto più combattute le sessioni”.
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Parole che faranno sicuramente ben sperare Hamilton e tutti i tifosi Mercedes, visto che questo sarà l’ultimo aggiornamento importante che arriverà da qui alla fine del Mondiale: il lavoro è già concentrato sulla vettura del 2022 in vista di un campionato Formula 1 che si annuncia più incerto che mai.
