Greta Beccaglia ha parlato di nuovo dell’aggressione subita ad Empoli e ha mantenuto il punto sulla vicenda senza fare sconti 
Vittima di una molestia in diretta televisiva, la giornalista Greta Beccaglia è ormai al centro dell’attenzione da qualche giorno. Più precisamente dopo il match tra Empoli e Fiorentina, quando l’inviata di FirenzeTv si trovava all’esterno del “Castellani” per cercare di raccogliere gli umori dei tifosi ed invece è stata palpeggiata da uno di loro.
Il tutto è avvenuto a favore di telecamere e l’uomo, dopo alcune indagini, è stato individuato e denunciato. Nelle ore successive sono arrivate le scuse del tifoso, che ha chiesto perdono alla giornalista e ha dichiarato di provare vergogna e pentimento anche perchè padre di una ragazza.
La Beccaglia, però, ha mantenuto il punto fermo e nella sua ultima intervista rilasciata a Radio 105 non ha fatto nessun passo indietro continuando a condannare fermamente quanto accaduto.
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Greta Beccaglia si sfoga in radio: “Non perdono chi mi ha molestato”
“Io non ho sentito questa persona. Questa mattina ho fatto la denuncia, non ho sentito la persona e non ho neanche letto le scuse. Io porto avanti la mia battaglia perché le scuse non le accetto“, ha dichiarato Greta ospite nel programma “105 Kaos” condotto da Francesco Facchinetti, Sabrina Scampini e Gibba.
La ragazza ha ribadito che nella sua denuncia c’è anche la volontà di colpire le persone che hanno assistito alla scena e non hanno fatto nulla, oltre alla scelta di voler finalmente scrivere la parola “fine” su situazioni analoghe: “Porto avanti questa battaglia per tutte quelle ragazze che subiscono a telecamere spente ogni giorno”.
La Beccaglia ha poi difeso il suo collega Micheletti che dallo studio in un primo momento l’aveva invitata a lasciar perdere, mentre successivamente ha chiesto di chiudere il collegamento perché potesse difendersi.
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Nel frattempo continuano ad arrivare messaggi di solidarietà alla giornalista da persone più o meno famose. E pensare che il tutto è avvenuto nel weekend dedicato alla lotta contro le violenze sulle donne.
