Ciclismo

Marco Pantani, a 18 anni dalla morte l’inchiesta si riapre: nuovi aggiornamenti

É uno dei lutti più tragici nella storia dello sport italiano, oggi ricorrono 18 anni dalla morte di Marco Pantani

É il giorno di San Valentino del 2004. Una telefonata chiede con urgenza un’ambulanza al residence “Le Rose” di Rimini: in un appartamento c’è un uomo svenuto.

Marco Pantani, una foto di repertorio scattata al Giro del 2000 (AP LaPresse)

L’ambulanza non servirà. Purtroppo. Arriveranno i Carabinieri, poi gli uomini della scientifica che eseguono rilievi. Dopo pochi minuti il nome del protagonista di questa vicenda tristissima è sulla bocca di tutti. É Marco Pantani.

Marco Pantani, una morte oscura

Sono passati 18 anni. E nelle prime due inchieste, che per altro hanno già prodotto due sentenze di colpevolezza, non si è ancora completamente fatto chiarezza su quello che è accaduto in quell’appartamento. Molte le testimonianze: dirette e indirette. Un uomo che ha portato da mangiare al ciclista – una omelette – trovandolo sveglio e cosciente. Un tassista, che sostiene di avere fatto salire due escort uscite dal residence.

Due indagini, due condanne

Al momento dei rilievi e della prima ispezione della scientifica, il luogo della morte di Pantani esprime grande solitudine e tristezza.

Anche la mamma di Marco ha detto spesso che il Pirata non fosse solo quella notte, che con lui ci fossero altre persone che forse non lo hanno assistito quando ha avuto il malore e che probabilmente conoscono quello che è successo negli ultimi minuti della sua vita.

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La Tomba di Marco Pantani meta ogni anno del pellegrinaggio di migliaia di tifosi

La morte di Marco Pantani al momento, dopo due fascicoli di indagine, uno chiuso nel 2005 e uno riaperto e richiuso nel 2016, avrebbe due soli responsabili: Fabio Miradossa e Ciro Veneruso, gli uomini che gli avrebbero fornito sostanze stupefacenti che sono alla base del malore mortale. I due hanno patteggiato per il reato di morte in conseguenza di altro reato. Ma le circostanze della morte del ciclista, e soprattutto il suo stato di prostrazione, il modo in cui è stato attaccato e abbandonato all’epoca della nota vicenda dell’EPO smontata in un secondo momento quando ormai Pantani non c’era più restano un peso gigantesco che la famiglia e i suoi tifosi non riescono a superare.

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La morte di Pantani sarà commemorata con una messa nella chiesa di San Giacomo, sul porto Canale di Cesenatico. Ma saranno centinaia i tifosi che passeranno a trovarlo con un fiore e per un altro saluto dal cimitero dove il Pirata riposa.

Mauro Marchina

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