Arabia Saudita (Ansa Foto)
GP Arabia Saudita, momenti di terrore: possibile attacco terroristico. La sessione di prove libere sul circuito di Jeddah viene sconvolta da un’esplosione avvenuta nei pressi della pista. Panico tra i piloti
Il Gran Premio dell’Arabia Saudita, seconda prova del mondiale di Formula 1 in programma domenica prossima sul circuito di Jeddah, potrebbe clamorosamente saltare. Nel momento in cui sulla velocissima pista del tracciato cittadino arabo sfrecciavano le vetture impegnate nella prima sessione di prove libere, una fragorosa esplosione avvenuta all’esterno del circuito ha scatenato panico e paura ai paddock. Le autorità locali hanno immediatamente avviato le indagini per scoprire la natura e la causa dellla deflagrazione, ma ancora non si hanno notizie certe nel merito.
Da una prima ricostruzione e in base ad alcune ipotesi già formulater, sembra possa trattarsi di un attacco missilistico. che avrebbe colpito una struttura della Aramco, la compagnia nazionale saudita di idrocarburi. Quel che è certo è l’enorme e inquietante nube di fumo nero che ha fatto da sfondo al circuito. L’attacco sarebbe opera degli Houthi, un gruppo armato prevalentemente sciita zaydita dello Yemen, che opera in funzione anti-governativa ed è appoggiato dall’Iran, stato contro il quale l’Arabia Saudita è in guerra.
In attesa di conoscere lo sviluppo delle indagini avviate dalle autorità saudite, regnano paura e incertezza tra i team di Formula 1: piloti, team principal, tecnici e meccanici si interrogano sull’eventualità di annullare il Gran Premio per evidenti ragioni di sicurezza. Nel frattempo le vetture continuano ad inanellare giri su giri in attesa della seconda sessione di prove libere. Nelle prossime ore gli organizzatori, di concerto con le autorità locali, prenderanno una decisione in merito allo svolgimento della gara. Di certo, nessuno immaginava di dover andare incontro a difficoltà di questo genere.
Ovviamente la preoccupazione di tutti è legata ad eventuali rischi per la sicurezza. Non è pensabile dover trascorrere tre giorni pieni su un circuito che può trasformarsi da un mmento all’altro in un bersaglio di terroristi spietati. La Formula 1 è senza dubbio un mondo dorato, ma di certo non in queste condizioni ambientali. Il Gran Premio dell’Arabia Saudita è a rischio.
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