Calcio

Chelsea, colpo di scena sulla cessione: tutta colpa di Abramovich!

Chelsea, colpo di scena sulla cessione: tutta colpa di Abramovich! I Blues sono sempre in procinto di trovare una nuova proprietà

Il magnate russo potrebbe bloccare ogni trattativa per colpa di una richiesta che può far saltare il banco. L’interesse del co-proprietario dei Dodgers, Mark Walter, sembrava quello più concreto.

Chelsea (AnsaFoto)

E’ un momento estremamente caldo per la storia del Chelsea. Sul campo c’è da disputare la finale di FA Cup contro il Liverpool per conquistare almeno un titolo anche quest’anno, mentre all’interno degli uffici finanziari si definisce il passaggio societario. Nei giorni scorsi il gruppo guidato dall’uomo d’affari americano Todd Boehly, con all’interno la figura di spicco di Mark Walter, co-proprietario dei Los Angeles Dodgers di baseball, era arrivato ad un passo dal closing.

La loro candidatura aveva avuto la meglio rispetto alle offerte di Stephen Pagliuca, co-proprietario dei Boston Celtics e co-presidente della società di private equity Bain Capital (nonché nuovo azionista di maggioranza dell’Atalanta) e quello dei co-proprietari dei Philadelphia 76ers e veterani del private equity, Josh Harris e David Blitzer. Tutto a dun tratto, però, le cose potrebbero essere bloccate e la colpa sarebbe da ascrivere proprio a Roman Abramovich. La decisione governativa approvata da Boris Johnson di non avere più a che fare con il magnate russo in Inghilterra, si scontra con una problematica finanziaria.

Chelsea, colpo di scena sulla cessione: Abramovich rivuole indietro 1,6 miliardi di sterline

Abramovich (AnsaFoto)

Nel corso di questi 18 anni alla guida del Chelsea, Abramovich ha accumulato nei confronti del club un saldo di 1,6 miliardi di sterline (circa 2 miliardi di euro), tutti versati in prestito dalle proprie società di fiducia (Fordstam Limited, Camberley International Investments). Ora prima di uscire di scena li rivuole indietro, oltre al compenso per l’acquisto del club. Una richiesta che preoccupa i vertici politici del Regno Unito, dato che l’attuale proprietario dei Blues è sotto sanzioni e a Londra vorrebbero che tutti i proventi della vendita venissero utilizzati per cause nobili come il supporto alle vittime della guerra in Ucraina.

Il 31 maggio scadrà la licenza concessa dal governo per l’amministrazione ordinaria e l’8 giugno è in programma un meeting della Premier League per delineare la prossima stagione sportiva. Entro quella data bisognerà trovare per forza una soluzione. Non è più solo un discorso sportivo, in ballo c’è molto di più.

Angelo Papi

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