Scappa dalla Serie A, l’offerta in Premier League è ghiotta: salta una panchina eccellente

Scappa dalla Serie A, l’offerta in Premier League è ghiotta: salta una panchina eccellente. Il rischio di un addio è altissimo, tifosi in lacrime

La scuola italiana degli allenatori è ancora al top in Europa. Lo dimostrano gli Ottavi di Champions League con la qualificazione di tre squadre della serie A ma anche di quelle allenate da Carlo Ancelotti e Antonio Conte in Liga e Premier League.

Scappa dalla Serie A, l’offerta in Premier League è ghiotta (ANSA)

Proprio nel massimo campionato inglese i risultati centrati dai tecnici italiani sono sotto gli occhi di tutti. Gli scudetti conquistati negli ultimi 15 anni da Roberto Mancini e dallo stesso Conte oltre che da Ancelotti, quello storico di Claudio Ranieri al Leicester, la Champions League di Roberto Di Matteo con il Chelsea. E poi la nuova generazione, quella di Roberto De Zerbi che sta facendo benissimo al Brighton.

Insomma la Premier League, che è già piena di allenatori stranieri, guarda sempre con grandissimo interesse alla nostra Serie A e ora sta puntando su un altro allenatore. Non è tecnicamente italiano, ma tutta la sua carriera è stata dalle nostre parti e quindi anche la sua formazione.

Scappa dalla Serie A, l’offerta in Premier League è ghiotta: Ivan Juric è pronto

Stiamo parlando di Ivan Juric che a 47 anni (compiuti la scorsa estate) potrebbe essere pronto per una nuova esperienza all’estero. Ha fatto benissimo sulla panchina dell’Hellas Verona, si sta ripetendo anche con quella del Torino che ha risollevato dopo due stagioni disastrose e ha un contratto dino al 2024.

Tutto a posto quindi con il presidente Cairo? Sì, ma secondo ‘Tuttosport’ l’allenatore croato è finito nel mirino cdi una nobile decaduta, ma ora tornata in Premier League, come il Nottingham Forrest. Società di nuovo ambiziosa, che può permettersi di spendere molto e nella quale Juric potrebbe aprire un nuovo ciclo lavorando come vuole.

Ivan Juric, seconda stagione al Torino (ANSA)

Lui per ora pensa solo a Bologna, Sampdoria e Roma,. prossime tre avversarie dei granata prima della pausa ma intanto oggi ha risposto ad una precisa domanda: “Cosa mi manca per diventare un top? Non lo so. Ogni persona è migliorata quando vive un ambiente diverso, nuove esperienze, con qualcuno che ti mette in discussione. Dipende sempre dai giocatori che ci sono a disposizione”.

Impostazioni privacy